Rifiuti, il mistero delle cooperative

Rifiuti, il mistero delle cooperative

Politica - In queste ultime settimane abbiamo notato una cosa: c'è una domanda che quando viene fatta sembra rendere sordi gli interrogati; che non battono ciglio. Riguarda presunte cooperative che lavorerebbero in subappalto per Viterbo Ambiente. Cooperative, dice la domanda, piene di personale. E' giallo.

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Vicenda rifiuti, c’è una domanda che cade sempre nel vuoto. Abbiamo sentito farla in terza commissione, in consiglio comunale, sulla stampa ma della risposta da parte dell’amministrazione di Leonardo Michelini non c’è traccia.

E’ una domanda che riguarda il servizio di igiene urbana e il tema del lavoro. Paladino dell’interrogativo è diventato il consigliere di minoranza Vittorio Galati. Da settimane chiede, senza avere risposta, se vere le voci di corridoio che danno in forza a Viterbo Ambiente, attraverso un subappalto a una cooperativa, trenta lavoratori.

Una domanda semplice, a cui non dovrebbe essere per l’amministrazione così difficile trovare risposta. Eppure pare che l’argomento renda sordi. Durante il consiglio straordinario di ieri sui rifiuti il punto è stato accarezzato anche da Chiara Frontini, che retrodata la domanda a diversi mesi fa: “Chiedemmo conto dei lavoratori assunti nel servizio di igiene urbana, ci risposero che l’organico di Viterbo Ambiente non aveva subito modifiche. Avevamo chiesto che tipo di procedura era stata utilizzata per individuare le cooperative che avevano i subappalti. Ci risposero che non era una questione che riguardava l’amministrazione perché era tutta una faccenda tra privati”.

E sempre ieri Galati è tornato alla carica, con qualche conto in mano: “Quante cooperative lavorano per Viterbo Ambiente? Voci di corridoio dicono che ci sono 30 lavoratori. Se fosse vero la società sborsa un milione e mezzo di euro per il servizio che fanno. Come sono stati selezionati? Hanno curricula speciali? Non si sa nulla e il sindaco faccia chiarezza”.

E per l’ennesima volta nessuno ha risposto a Galati, sembra proprio che questa domanda sia maledetta. Una maledizione che funziona così: quando viene posta tutti i presenti diventano sordi. Per questo abbiamo deciso di scriverla, almeno potranno leggerla e risolvere l’arcano.

Nelle scorse ore l’ex sindaco Giulio Marini aveva anche lui fatto un passaggio su questa storia delle cooperative dichiarando: “Una cosa particolare che mi sento di evidenziare è che l’attuale amministrazione ha deciso di utilizzare 450mila euro ricavati dalla differenziata per implementare lo spezzamento manuale, implementando il personale nelle cooperative in subappalto. Scelta legittima, ma potevano essere utilizzati anche diversamente”.

Tanti chiedono e l’amministrazione non risponde. E non ci sembra proprio, anche considerando il fatto che quello dei rifiuti è tema caldo per l’inchiesta aperta dalla Procura, che siano domande inutili o stupide. Soprattutto in un periodo storico in cui il lavoro non c’è è bene non lasciare accumulare ombre nel silenzio, che magari possono essere spazzate via rispondendo alle domande.
A oggi esiste il fantasma di possibili cooperative che avrebbero preso in appalto dei servizi da Viterbo Ambiente. Secondo il chiacchiericcio impiegano trenta persone.

Niente si sa sul come e perché. E non si sa ancora se è vero o tutta una chiacchiera. Questo perché l’amministrazione Michelini non risponde, chiamatelo se volete “palazzo di vetro”.

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