Ridurre del 20% le emissioni di CO2 in quattro anni: una sfida possibile

Ridurre del 20% le emissioni di CO2 in quattro anni: una sfida possibile

Homepage - Viterbo si prepara a contribuire alla diminuzione dell'inquinamento dell'aria. Allo studio campagne di sensibilizzazione e azioni per la riduzione dello spreco energetico.

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Il cosiddetto “climate change”, il cambiamento climatico, è un problema che attanaglia tutti sul pianeta. Quest’inverno ne abbiamo visto gli effetti, con la diminuzione delle piogge e le temperature alte molto al di sopra della media stagionale. Il cambiamento climatico è una delle cause che ha portato le grandi città italiane a subire il problema delle polveri sottili, risoltosi solo con drastiche misure di intervento e con l’arrivo delle piogge. Ma la situazione andrà sempre peggio, visto che sono le stesse emissioni a causa sia il cambiamento climatico che le polveri sottili. Arriva il momento, quindi, di correre ai ripari e a Viterbo si era già provveduto ad ottobre del 2014, grazie alla stipula del Patto dei sindaci per un futuro sostenibile.

Una serie di azioni a livello globale e locale per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 nell’aria e tentare di combattere il cambiamento climatico e l’inquinamento. Un patto a valenza europea, che nel 2014 era stato sottoscritto con l’approvazione unanime del consiglio comunale. Oggi si è tornati a parlare di quell’accordo e delle azioni che anche Viterbo dovrà mettere in campo per combattere le emissioni dannose dell’atmosfera.

Un percorso certamente non semplice, ma utile alla creazione di un futuro migliore. “Aderire non era obbligatorio, ma abbiamo fatto questa scelta per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente”, commenta l’assessore Raffaela Saraconi. La sfida per la Tuscia sarà quella di ridurre le emissioni di CO2 del 20%, avere un risparmio energetico del 20% e aumentare l’uso delle energie rinnovabili di un altro 20%, il tutto entro il 2020, tra quattro anni. Un impegno gravoso, ma non impossibile.

Di buono c’è che la Tuscia, sotto il punto di vista dell’inquinamento, è una delle zone più virtuose d’Italia. “Viterbo produce circa 230 mila tonnellate di CO2 l’anno, mentre la media nazionale è di quasi 7 quintali pro capite”. Un buon risultato per il capoluogo, quindi, che si trova fortemente sotto la media italiana. Il merito sta nella quasi totale assenza di industrie invasive, il che fa ricadere le stragrande maggioranza delle emissioni sui trasporti e il consumo energetico di uffici e residenze.

Ma allora qual è la via per abbassare le emissioni di CO2 nella Tuscia? La collaborazione da parte di tutti. Il Comune, infatti, sta già studiando delle campagne di sensibilizzazione per coinvolgere l’intera cittadinanza nelle azioni utili al raggiungimento dell’obiettivo: abbassare la temperatura domestica di un grado, prediligere i mezzi pubblici a quelli privati e staccare la spina di elettrodomestici che non si usano, può fare la differenza tra il raggiungimento degli obiettivi o meno.

Foto Fisioterapy Center

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