Raggi (Destinazione Italia): “Per Viterbo il centrodestra scelga le primarie. I Mori? No alla politica dei due forni”

Raggi (Destinazione Italia): “Per Viterbo il centrodestra scelga le primarie. I Mori? No alla politica dei due forni”

Homepage - Ottavio Raggi, coordinatore provinciale di Destinazione Italia, ha organizzato venerdì un incontro pubblico con il proprio movimento. Siamo andati a intervistarlo per capire cosa bolle in pentola.

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Ottavio Raggi, coordinatore provinciale di Destinazione Italia, ha organizzato venerdì un incontro pubblico con il proprio movimento. Siamo andati a intervistarlo per capire cosa bolle in pentola.

 

Direzione Italia, quale è la direzione che indicate?

“Noi andiamo nella direzione dell’Italia”.

E quale sarebbe, in questo Paese non si capisce più niente …

“Nel nostro intento cercheremo di mandarla meglio. Peggio di così … A me dispiace per i giovani”.

Ma quello che hanno i giovani è quanto hanno seminato quelli prima, no?

“Purtroppo su…”

Ma dentro l’ambiente dei cinquantenni e sessantenni non viene mai in mente che potrebbe essere arrivato il momento di mettersi da parte?

“Ai tempi miei i giovani si dedicavano alla politica, oggi non hanno voglia di fare politica”.

Forse perché gli è stato mostrato un letamaio?

“Non sono d’accordo. Però, parlo per me, non mi sento di essere generalizzato tra chi ruba o altro. Non ho mai fatto politica per mestiere”.

Speriamo che chi la fa per mestiere non faccia proprio questo.

“Sì, certo. Prima però c’erano le idee…”

Ci saranno state pure le idee ma si sono mangiati il Paese o no?

“Sì ma la colpa non può essere data solo alla Prima Repubblica, almeno quella classe politica era preparata. Oggi abbiamo la peggiore classe politica che sta sulla piazza…”.

Destinazione Italia, che messaggio?

“Destinazione Italia nasce da Conservatori e Riformisti e altri partiti che si sono messi insieme. Siamo un partito confederato: Autonomisti Sardi, Partito Regionale del Trentino e altri partiti regionali. Siamo il contenitore di diverse cose. Fitto è il nostro leader nazionale e vogliamo essere un aggregante del centrodestra. La cosa fondamentale è rimetterci insieme, fare le primarie per evitare leadership scelte nelle segrete stanze”.

Su Viterbo si vota al massimo tra un anno, che idea avete?

“Mettere insieme tutto il centrodestra. Ben vengano le aspirazioni di ognuno ma poi dobbiamo sottoporci alla scelta della gente. Serve un patto d’onore tra persone perbene e chi perde alle primarie deve capire che forse non è il candidato giusto”.

Chi sono i Mori per voi?

“Non lo so. Non ho mai avuto rapporto politico con loro. Conosco le persone e le stimo pure, personalmente. Posso dire che la politica dei due forni non mi appassiona. Poco sensato fare accordi a destra e a sinistra”.

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