“Il Museo delle Macchine all’Arcionello”

“Il Museo delle Macchine all’Arcionello”

Cronaca - "Il museo delle Macchine di Santa Rosa? Va costruito sulla tagliata di peperino di oltre venti metri delle ex cave Anselmi, all'interno del parco dell'Arcionello". Ha le idee chiare Raffaele Ascenzi.

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“All’interno del parco dell’Arcionello, a due passi dal centro storico di Viterbo, c’è l’ex cava Anselmi. All’interno è possibile vedere una tagliata di peperino di oltre venti metri. Su quella parete si potrebbe addossare una struttura per contenere le Macchine. Il parco prevede la possibilità di realizzare strutture a uso collettivo e quindi anche museali”, è questa l’idea di Raffaele Ascenzi per il Museo delle Macchine di Santa Rosa.

L’argomento, dopo il riconoscimento Unesco di patrimonio dell’umanità riconosciuto al trasporto della Macchina di Santa Rosa, è diventato di stringente interesse a Viterbo città. Così il padre di ‘Ali di Luce’ e facchino per molti anni ha deciso di dire la sua.

“L’idea – confessa Ascenzi – non è mia. E’ già scritta nero su bianco all’interno di un libro su Santa Rosa del 2001. Ad avere la pensata è stato l’artista viterbese Alessio Paternesi”.  E’ proprio Paternesi che all’interno del libro ‘Santa Rosa, tradizione e culto’ (a cura di Silvio Cappelli) indica delle strade da seguire per la realizzazione del sogno di dare alle Macchine di Santa Rosa un luogo dove poter essere ammirate tutto l’anno.

Ad Ascenzi è piaciuta la “prospettiva Paternesi”, tanto da sposarla in pieno.

“Il Museo dovrebbe contenere le Macchine di Santa Rosa esposte al meglio e materiale audiovisivo dei trasporti – entra nei dettagli l’architetto di ‘Ali di Luce’ -. Bisogna pensare un museo multimediale, con una sala per congressi e un piccolo teatro. Deve essere un luogo attivo tutto l’anno. Paternesi parlava anche di una fabbrica per ospitare il cantiere delle future Macchine di Santa Rosa, quindi anche un luogo dove si fa arte. Dobbiamo trovare il modo di fare vivere Santa Rosa tutto l’anno, anche per le tasche della nostra città”.

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A proposito di soldi Ascenzi indica anche la cifra necessaria per realizzare un qualcosa di significativo: cinque milioni di euro. “Ma è possibile anche progettare una realizzazione in moduli. Comunque essendo diventati bene Unesco la cosa dovrebbe essere possibile”, ha precisato.

In realtà Ascenzi, con altri architetti, ha realizzato da tempo un progetto del Museo delle Macchina di Santa Rosa e auspica che il Comune decida di indire un concorso d’idee. Aprire questo concorso significa fissare l’attenzione su questo importante obiettivo e avere tante idee a disposizione a basso costo. Vorrebbe partecipare anche lui naturalmente anche se è tutto concentrato sul disegno di una nuova Macchina di Santa Rosa, dopo ‘Ali di Luce’ e ‘Speranza’.

 

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