Quintarelli (Pd): “il problema è il sindaco, inutile girarci intorno”. Dalla verifica alla crisi

Quintarelli (Pd): “il problema è il sindaco, inutile girarci intorno”. Dalla verifica alla crisi

Politica - “Dopo un anno e mezzo di fatto l’Amministrazione non si è mossa di niente, si accartoccia su se stessa”. Poi l'affondo su Viva Viterbo.

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“Il problema non sono gli assessori, ma il sindaco. È inutile girarci intorno”. Dopo settimane di silenzio interviene il consigliere del Partito Democratico Mario Quintarelli, ovvero colui che mostrò subito al sindaco di che pasta era fatto alla prima seduta di consiglio comunale di questa legislatura quando ne disse quattro proprio a Michelini per ricordargli “che non esistono consiglieri di serie B”. “Sono stato un chiromante” ha detto questa mattina a Sbottonati durante il commento dell’attività dell’Amministrazione. Importante anche il tono dell’intervista. Quintarelli non era affatto arrabbiato, ma sembrava più che altro rassegnato.

 

Consigliere, che problemi ci sono?

“Il sindaco lascia un po’ a desiderare, è sotto gli occhi di tutti Ogni volta che ci parli dice sì, poi tira dritto per la sua strada. Quando il Consiglio delibera non si trova riscontro, insomma c’è qualcosa che non quadra”.

 

Ma cos’è che non va?

“Dopo un anno e mezzo di fatto l’Amministrazione non si è mossa di niente, si accartoccia su se stessa”.

 

Servirà a qualcosa scambiare le deleghe tra Ricci e Saraconi?

“Il problema è a livello generale, non c’è una squadra. Il sindaco deve crearla, se non ci riesce ha fallito. Non è possibile che ognuno ogni mattina si alza e dice quello che vuole”.

 

Ritiene Michelini inadeguato?

“Secondo me non ha ancora capito il suo ruolo di sindaco. Quello che fa lui è tutto diverso dal ruolo di sindaco. Il problema non sono gli assessori, è il sindaco. Se non crea un clima di serenità intorno a lui ha fallito, è inutile girarci intorno. I risultati sono questi. Hai voglia a dire che va bene, invece non va proprio bene. E poi c’è anche problema Viva Viterbo”.

 

Cioè?

“Hanno due consiglieri e due incarichi (1 assessore e il presidente del Consiglio), quando ci sono partiti come il Pd che ha dodici consiglieri e tre incarichi. Poi è normale che ci siano malumori”.

 

Il sindaco secondo lei non se ne rende conto?

“Forse non si rende conto che in questo modo sbaglia. Noi siamo impotenti. Gli avevamo dato anche uno scadenzario con le cose da fare, ma è finito lì e non si è concluso niente”.

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