QdA riporta il Teatro all’Unione: ma lo spettacolo sarà a sipario chiuso

QdA riporta il Teatro all’Unione: ma lo spettacolo sarà a sipario chiuso

Homepage - Di fatto lo spettacolo non si farà sul palco, il sipario infatti rimarrà chiuso. Il 14 settembre in scena Io, mia moglie e il miracolo

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Quartieri dell’Arte riporta il Teatro all’Unione, ma a sipario chiuso. Giovedì 14 settembre il Festival internazionale di drammaturgia contemporanea inaugura con Io, mia moglie e il miracolo di Gianni Vastarella l’appena restaurato Teatro dell’Unione. Sarà però una inaugurazione a metà, visto che il palco non è infatti utilizzabile, seppur agibile, nel pieno. Mancando una graticcia funzionante, il Festival diretto da Gian Maria Cervo ha trovato una soluzione che permettesse l’utilizzo della struttura, anche se non verrà usato il palco.

In mancanza della possibilità di fissare l’impianto di illuminazione sulla graticcia, Quartieri dell’Arte ha deciso infatti di chiudere il golfo mistico (ovvero la fossa dedicata all’orchestra) creando un prolungamento del palco verso la platea con l’illuminazione fissata all’altezza dei palchetti laterali. Di fatto lo spettacolo non si farà sul palco, il sipario infatti rimarrà chiuso.

In scena andrà Io, mia moglie e il miracolo, prima regia e testo di Gianni Vastarella. “È il racconto tratteggiato di un paese senza luogo e di relazioni che hanno perso l’equilibrio. In questo paese – scrive QdA sul sito ufficiale – partiamo dalla storia di una famiglia: un marito, sua moglie e la figlia, che forse è stata reclutata dalla Scuola Moderna per far parte di un nuovo progetto educativo: l’orario prolungato senza fine. A sconvolgere famiglia e paese, arriva un guaritore che non professa nessuna religione ma che ha il dono di riportare in vita oggetti e persone. Anche quando nessuno, apparentemente, sembra essere morto”.

Io, mia moglie e il miracolo è con Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella. Disegno luci: Giuseppe Di Lorenzo. Costumi: Daniela Salernitano. Collaborazione artistica e organizzazione: Marina Dammacco.
Si ringrazia la Scuola Elementare del Teatro di Napoli. Produzione: 369 gradi Punta Corsara con il sostegno di Nuovoimaie.

Foto Fisioterapy Center

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