“Qualcosa è cambiato: noi”. Torna Medioera per raccontare la cultura digitale
Cronaca - Medioera giunge quest’anno alla sesta edizione e si sposta a Valle Faul nell’ex mattatoio (iCult) concentrandosi principalmente sullo storytelling legato al territorio.
Da Palazzo dei Priori all’iCult, dai panel alle conferenze stile TED fino all’individuazione di un unico filo conduttore tematico: lo storytelling. Medioera evolve così e non potrebbe fare altrimenti visto che è nata per parlare di innovazione e cambiamenti nel mondo della cultura digitale. Il Festival fondato da Massimiliano Capo, Marco De Carolis, Mauro Rotelli e Claudio D’Angeli giunge quest’anno alla sesta edizione e si sposta a Valle Faul nell’ex mattatoio concentrandosi principalmente sullo storytelling legato al territorio.
“Non necessariamente la Tuscia – ci spiega Massimiliano Capo – ma nella sostanza l’argomento sul quale volevamo costruire un percorso è appunto il raccontare un territorio. E così abbaiamo cercato ospiti che avessero maturato una esperienza nel settore”. Un’altra novità sarà nell’acquisizione dello stile TED. Ovvero micro conferenze con una o due persone sul palco che in breve tempo raccontano la propria esperienza. “Questo – aggiunge Capo – ci permetterà di avere così più appuntamenti e di approfondire meglio”.
Dalle modalità ai temi. Oltre allo storytelling, vero filo conduttore di questa sesta edizione, ci sarà spazio per la comunicazione politica con Pippi Civati, Giorgia Meloni e Marco Damilano, la presenza di Ninja Marketing, Alessio Jacona (il “Qualcosa è cambiato, noi” è suo) e poi gli ospiti internazionali con il focus su Linkedin con Carole Zibi, responsabile Corporate Marketing per l’Europa e l’incontro con il responsabile della comunicazione digitale di Tel Aviv Yadin Katz che spiegherà come utilizzare le tecniche di story-telling dei mass media per aumentare le vendite di un brand. “E un brand può essere anche un territorio”, precisa Massimiliano Capo.
E quando si tratta di vendere il territorio, Medioera, nonostante la sua vocazione internazionale e l’ambizione di inserirsi in un dibattito internazionale non localistico, è in prima fila. Insomma dalla teoria alla pratica portando a Viterbo alcuni importanti Instagrammers, ovvero alcuni utenti molto seguiti di Instagram: il principale social network per la condivisione di fotografie. Quest’anno le mete saranno due: Bolsena e Caprarola le cui immagini faranno così il giro del mondo.
“Un’occasione importante per raccontare i tesori che ci sono in questo territorio – dice ancora Capo – e questo è uno strumento molto più semplice di quanto si possa pensare” perché sono gli utenti a generare i contenuti e basta “solo” organizzare quella che alla prima occhiata può sembrare una semplice gita.
In programma anche la consegna del Premio Fantappié. Un riconoscimento a un viterbese” che fu capace di pensare più in grande di quanto si è abituati a fare. Così daremo le targhe agli otto partecipanti della Start-up night per augurare loro un percorso e una crescita importante”. Per Medioera quest’anno c’è poi da festeggiare anche uno dei suoi quattro fondatori. Mauro Rotelli da poco è infatti stato nominato Digital Champion di questa provincia. “Un fatto del quale non tutti hanno capito l’importanza. Siamo molto contenti – conclude Massimiliano Capo – anche perché ci sentiamo co-protagonisti di questo riconoscimento”.