Progetto di didattica inclusiva tra Unitus e l’Istituto Comprensivo Marchini di Caprarola

Progetto di didattica inclusiva tra Unitus e l’Istituto Comprensivo Marchini di Caprarola

Homepage - La necessità di una didattica inclusiva, che sappia valorizzare le diverse abilità degli alunni, si è tradotta a Caprarola, nell’anno scolastico 2017/2018, in una collaborazione tra la scuola primaria dell’istituto comprensivo statale “Roberto Marchini” e l’Università degli Studi della Tuscia.

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La presenza straniera nelle scuole, se da un lato offre la possibilità di un arricchimento culturale, dall’altro pone continue sfide ai docenti che devono gestire una classe plurilingue e multiculturale.

La necessità di una didattica inclusiva, che sappia valorizzare le diverse abilità degli alunni, si è tradotta a Caprarola, nell’anno scolastico 2017/2018, in una collaborazione tra la scuola primaria dell’istituto comprensivo statale “Roberto Marchini” e l’Università degli Studi della Tuscia.

Il team delle due classi terze formato da Annamaria Generali, Filomena Antonini, Silvia Cristofori e Annarita Cenci ha scelto di sperimentare con Laura Clemenzi, dottoressa di ricerca in Linguistica italiana, un percorso didattico mirato a formare e a potenziare le capacità di scrittura degli alunni con un approccio non tradizionale.

Il percorso ricalca un modello ideato nel contesto del progetto Osservare l’interlingua promosso dal Comune di Reggio Emilia e dall’Università di Modena e Reggio Emilia, sperimentato più volte negli ultimi dieci anni nelle scuole emiliane, e nel 2015/2016 in tre scuole comprensive di Napoli.

A partire da un breve video muto, attraverso un lavoro in gruppi svolto a cadenza settimanale durante tutto l’anno, gli alunni hanno imparato a pianificare, produrre e revisionare un testo narrativo lavorando insieme e confrontandosi con entusiasmo.

L’intero lavoro è stato presentato il 4 maggio scorso al Palazzo della Cultura di Caprarola alla presenza dei genitori degli alunni e degli assessori alla cultura Angelo Borgna e al settore scolastico Barbara Mastrogiovanni.

La collaborazione tra l’istituto Marchini e l’Università degli Studi della Tuscia è nata in seguito al convegno promosso dall’Irase e dalla Uil Scuola di Viterbo nel settembre del 2016, dal tema “La parola a scuola: i diversi orizzonti dell’educazione linguistica”, in cui i docenti delle scuole viterbesi di diverso grado hanno partecipato a un workshop sulla narrazione tenuto da Giorgio Nisini (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Dipartimento Disum) e hanno incontrato Riccardo Gualdo, Stefano Telve e Laura Clemenzi (Università degli Studi della Tuscia, Dipartimento Distu).

A Viterbo negli ultimi anni sono state molte le iniziative volte a promuovere il dialogo tra scuola e università: dai laboratori per la formazione Labform agli incontri nel contesto del progetto nazionale “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale”, e la sperimentazione di Caprarola è un esempio di quanto possa essere proficuo.

Foto Fisioterapy Center

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