Profumi di casa nostra- Al via tutte le ricette estive della nostra tradizione

Profumi di casa nostra- Al via tutte le ricette estive della nostra tradizione

Profumi di casa nostra - E' arrivato il caldo e anche in fatto di cucina, ci aiuta a sfoderare le migliori ricette fredde della tradizione. Prepariamo insieme alla panzanella, regina povera di terra di Tuscia amata dai grandi e dai piccoli.

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Il caldo è proprio arrivato e anche in cucina ci si adegua. La tradizione ci da una mano e ci regala una ricetta semplice che però non delude mai: la panzanella viterbese. 

La panzanella (pane mollo), chiamata anche pansanella o panmolle o panmòllo, è un piatto tipico dell’Italia centrale e della Tuscia. Il termine deriva da “pane in zanella”, dove “zanella” (=piccola zana) sta a significare un recipiente concavo a forma di una piccola culla, un piccolo paniere o, addirittura, un laterizio facente parte di un canale, aperto a metà, dove scorre l’acqua.

Probabilmente, proprio da un recipiente ha preso il nome la panzanella, che in passato veniva utilizzata dai contadini, soprattutto negli orti e in campagna, per un frugale pasto estivo, oppure dai ragazzi per una sbrigativa merenda estiva. Nulla di più semplice e veloce.

Dopo averla tenuta a bagno sotto l’acqua corrente fresca, una volta ammorbidita, questa fetta di pane, più o meno spessa, veniva condita con il succo del pomodoro spremuto, qualche fettina di cipolla, abbondante olio extravergine d’oliva, sale, qualche foglia di basilico e di mentuccia e, spesso, anche qualche goccia di aceto o una puntina di pepe macinato.

La ricetta della Panzanella alla Viterbese è ispirata a questo antica poesia:

“Se la sae fa’, la panzanella è ‘l mejo damagna’.
Pe’ fa’ la panzanella ‘n ce vo’ gnente, abbasta ‘n po’ de pane a fette grosse tenuto a mollo sotto la fontana du’ pommedore rosse, l’ojo e ‘l sale, basilico o mentuccia a piacimento.
E sopra ‘l pane mollo già acconnito, schiafface pure ‘n par de cipollette, ch’oltre a essa bone fanno pure bene; dice guarisce ‘n sacco de malanne.
‘Nsomma la cipolletta è ‘n toccasana; pe’ n’ par d’orette gnuno te molesta, te gireranno tutte a la lontana.”

Buon appetito e buona estate.

Foto Fisioterapy Center

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