Case popolari, Moricoli: “prima i viterbesi? No, prima chi ha bisogno”

Case popolari, Moricoli: “prima i viterbesi? No, prima chi ha bisogno”

Politica - 52 case popolari a Bagnaia da assegnare: dibattito a distanza tra i consiglieri Chiara Frontini (Viterbo2020) e Paolo Moricoli (Sel).

ADimensione Font+- Stampa

52 case popolari a Bagnaia da assegnare: dibattito a distanza tra i consiglieri Chiara Frontini (Viterbo2020) e Paolo Moricoli (Sel). “Prima i viterbesi – dice da tempo la consigliera d’opposizione – con queste regole, ad oggi, ne verrebbero assegnate ad italiani, solamente dieci”. Troppo poco. “Per questo motivo ho chiesto di aggiungere, come punteggio, gli anni di residenza in città”. Concetti ribaditi sia durante Sbottonati dei giorni scorsi, che nel suo intervento all’incontro di apertura del Comitato San Faustino di ieri.

Non sono d’accordo sul «prima i viterbesi» – ha risposto il consigliere di Sel Moricoli, sempre da Radio Verde – se è vero che secondo le regole attuali quaranta dei 52 alloggi andranno ai non-viterbesi significa che vivono in condizioni peggiori. E non ho difficoltà a pensare che sia così per chi viene da 8000km di distanza ed è da solo qui con la famiglia. Dicono che non ce lo possiamo permettere? – ha proseguito il consigliere – hanno voluto per forza la globalizzazione dei mercati e ora non vogliono quella delle persone? Insomma il concetto stride”.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune