Pelliccia misura la coperta: i miei 100mila euro son finiti ai Festival viterbesi
Homepage - Pelliccia ha sottolineato il taglio ricevuto dalla struttura che conduce, e che ha rimodernizzato facendone un fiore all’occhiello della città.
“I miei 100mila euro sono finiti ai Festival viterbesi”. Paolo Pelliccia non ha detto proprio così, ma il senso è questo. L’attacco del commissario della Biblioteca Consorziale di Viterbo coinvolge anche il binomio Caffeina e Viva Viterbo.
Pelliccia ha sottolineato il taglio ricevuto dalla struttura che conduce, e che ha rimodernizzato facendone un fiore all’occhiello della città, che ammonta a 100mila euro da parte del Comune di Viterbo. Un comune che continua a dimostrare la propria (debole) idea di cultura sporadica fatta di eventi una tantum. Il commento è per il recente finanziamento di 5 iniziative culturali cittadine per un totale di 95mila euro. E il conto è presto fatto: i 100mila euro tagliati alla Biblioteca sono finiti ai Festival. Meta dei quali a Caffeina, i restanti tra Quartieri dell’Arte, Tuscia Film Fest, Medioera e San Pellegrino in Fiore. “Insomma accettare un taglio per un investimento sulla sanità, ma così la cultura finanzia la cultura”.
L’attacco a Caffeina però ha una chiave di lettura politica più che economica. “Diventare partito politico e difendere i propri recinti non mi sta bene. Chi lo fa sbaglia”. Il riferimento è Viva Viterbo, da molti considerata la costola politica di Caffeina, che da dentro le istituzioni può fare lobby con un interesse in conflitto. Insomma “manca la trasparenza”.