Pelliccia: “il Rettore deve stare al di sopra delle parti”

Pelliccia: “il Rettore deve stare al di sopra delle parti”

Primo Piano - “In altri paesi non se le fanno chiudere le biblioteche, questo sia chiaro. Quindi se a Viterbo la chiudono - ha detto Pelliccia - dipende da voi, non dalla politica”.

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Pelliccia torna all’attacco: “il Rettore deve stare al di sopra delle parti”. Il commissario della biblioteca consorziale di Viterbo ripete le dure parole già pronunciate a La Fune (qui) la scorsa settimana nei confronti del Rettore dell’Università della Tuscia Alessandro Ruggieri, della famiglia Sensi e del movimento Viva Viterbo.

Paolo Pelliccia ha commentato duramente, durante l’incontro con Corrado Augeas in Biblioteca, la posizione di vicinanza dell’Unitus a Caffeina. Una posizione considerata “esclusiva” nei confronti del Festival organizzato da Filippo Rossi e quindi fuori luogo. “Il Rettore – ha ripetuto Pelliccia – deve stare al di sopra delle parti, solo così si governa una comunità che fa cultura. Quando si partecipa solo per l’uno o per l’altro non va bene e non è giusto. Lo dico confermando che Ruggieri lo ammiro, lo apprezzo e lo sostengo”. Con l’Università della Tuscia la Biblioteca consorziale ha in piedi il progetto della cittadella della cultura presso la caserma dei Vigili del Fuoco.

Pelliccia ha attaccato Viva Viterbo tornando a parlare della commistione tra politica ed eventi culturali. “Io non armo truppe, non è giusto. Chi lo fa sbaglia, non è trasparente”. E il riferimento è al movimento fondato da Filippo Rossi. Ma Pelliccia ne ha pure per le Terme dei Papi, che recentemente hanno annunciato il sostegno di 100mila euro per Caffeina. “Le Terme sono di tutti, voglio sapere se ci sono profitti. Voglio sapere se i residenti a Viterbo se pagano, quanto pagano. Se i portatori di handicap entrano a pagamento”.

Infine Pelliccia ha cercato di smuovere le coscienze dei cittadini in merito alla crisi della Biblioteca alla quale sono stati tagliati 100mila euro dal comune di Viterbo. “In altri paesi non se le fanno chiudere le biblioteche, questo sia chiaro. Quindi se a Viterbo la chiudono – ha concluso rivolgendosi al pubblico che gremiva la sala conferenze – dipende da voi, non dalla politica”.

Infine un ringraziamento ai propri collaboratori: “lavorano senza straordinari, di sabato, di domenica, tutte le volte che c’è bisogno. lo fanno per voi”.

 

©foto di Media e Siparo

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