Pell, indagato per pedofilia, ospite di Egidio17: Rocca difende la scelta, Kyanos attacca
Homepage - Dovevano accendersi i fari sulla Viterbo rinascimentale, sul ruolo di Egidio Antonini, sull’influenza di Viterbo sulla Riforma e della Viterbo del dialogo degli spirituali guidati da Reginald Pole e da Vittoria Colonn
Dovevano accendersi i fari sulla Viterbo rinascimentale, sul ruolo di Egidio Antonini, sull’influenza di Viterbo sulla Riforma e della Viterbo del dialogo degli spirituali guidati da Reginald Pole e da Vittoria Colonna e invece i fari si sono accesi sul Cardinale George Pell, ospite illustre atteso per la giornata di studio organizzata da Archeoares ed Egidio 17 che si è tenuta ieri. Le due realtà da tempo lavorano per promuovere a Viterbo la consapevolezza del proprio ruolo storico e per provare a non perdere il treno dei 500 anni delle celebrazioni della Riforma protestante che si terranno nell’ottobre del 2017.
L’invito di George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia presso la Santa Sede esperto del cardinale Reginald Pole, alla giornata di studio si è però trasformato in un caso politico o quasi. Pole è accusato di pedofilia ed è sotto indagine perché avrebbe coperto gli abusi di cento sacerdoti su bambini e ragazzi in Australia tra gli anni ’70 e ’80.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’Associazione Kyanos: “Esprimiamo il nostro disagio, dissenso e la nostra indignazione sulla scelta dell’ospite in questione”. La scelta è stata rivendicata da Antonio Rocca, direttore artistico di Egidio 17 che su Tusciaweb ha spiegato come si sia fidato di papa Francesco “così duro per i fatti di pedofilia” che “ha ritenuto di non spostarlo dal ruolo che ha il cardinale presso la Santa Sede” e quindi la decisione di invitarlo per dare il proprio contributo.
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