Pd, “partorito” il capogruppo. Quintarelli la spunta su Fabbrini ma la crisi rimane

Pd, “partorito” il capogruppo. Quintarelli la spunta su Fabbrini ma la crisi rimane

Homepage - Ora questo Pd dovrà trovare una quadra sul futuro dell'amministrazione Michelini, anche se il clima resta arroventato e l'impresa appare possibile solo ingoiando grossi rospi.

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Mario Quintarelli è il nuovo capogruppo del Partito Democratico. La scelta, passata per la conta, è arrivata al termine di più di due ore di confronto serrato e piuttosto acceso tra quelle che nella sostanza restano le due anime del Partito Democratico viterbese a Palazzo dei Priori.

Nel quartier generale di via Polidori le tensioni sono state forti. Appuntamento alle 18, si inizia poco dopo, e termine dopo le 21. “Le divergenze rimangono”, è il commento dei protagonisti. I numeri dicono che il gruppo è composto da 5 fioroniani e 7 serrapanunziani, confermando il passato. “Etnie” politiche che trovano difficoltà di sintesi. Due idee della politica, due concezioni di amministrazione del comune, persino stili e punti di riferimento differenti. In poche parole: due mondi e due visioni del mondo. Ergo Quintarelli vince, perché sostenuto da sette consiglieri, e lo sfidante Aldo Fabbrini abbassa le mani, incassando i restanti cinque appoggi.  Rimane vicecapogruppo.

Presente all’appuntamento anche Arduino Troili, che dopo aver bruciato la sedia da consigliere (simbolicamente) sul Focarone di Bagnaia non si è più presentato nella sala d’Ercole e difficilmente tornerà a farlo. Presente per annunciare la candidatura di Quintarelli e votarlo. Intorno alle 20, mentre imperversa la discussione, Serra se ne va.

Ora questo Pd dovrà trovare una quadra sul futuro dell’amministrazione Michelini, anche se il clima resta arroventato e l’impresa appare possibile solo ingoiando grossi rospi. 

 

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