Pd nel caos, il segretario regionale Fabio Melilli chiamato in causa da parte della base. Lui: “Non sapevo dell’espulsione, voglio vederci chiaro”

Pd nel caos, il segretario regionale Fabio Melilli chiamato in causa da parte della base. Lui: “Non sapevo dell’espulsione, voglio vederci chiaro”

Homepage - Espulsione di Serra & Co. dal Partito Democratico, la questione scuote l'intero sistema dem a livello locale. Animi agitati, riunioni, messaggi lanciati su Facebook. Il segretario regionale del partito Fabio Melilli, tirato in ballo, vuole vederci chiaro e ha richiesto copia della deliberazione ed allegato elenco dei presenti.

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Espulsione di Serra & Co. dal Partito Democratico, la questione scuote l’intero sistema dem a livello locale. Animi agitati, riunioni, messaggi lanciati su Facebook. Il segretario regionale del partito Fabio Melilli, tirato in ballo, vuole vederci chiaro e ha richiesto copia della deliberazione ed allegato elenco dei presenti.

La commissione regionale di garanzia ha deciso la messa alla porta per Francesco Serra e “i gringo” che hanno deciso di sostenerlo come sindaco, in contrapposizione alla candidata che aveva il sostegno ufficiale del Pd, con tanto di simbolo: Luisa Ciambella. La notizia dell’espulsione è arrivata nella serata di mercoledì, come una fucilata nell’aia. Sparata in sostanza dentro casa.

Abbiamo provato a contattare, senza successo, il segretario Melilli. Ma cosa pensa è scritto nero su bianco su un canale insolito quanto attuale: la pagina Facebook del segretario Pd Orte Angelo Zeppa.

“Non mi risulta una decisione della commissione di garanzia, se ci fosse stata la ritengo una follia. Comunque la commissione è eletta dall’assemblea e non risponde al segretario”. Scrive Melilli, tirato per la giacchetta da Zeppa. “Il presidente della commissione non mi ha risposto al telefono – continua Melilli -. Ho chiamato un componente che mi dice che non c’è stata nessuna deliberazione. Continuo a verificare”. Poi annuncia di aver chiesto a Martina di nominare al più presto un commissario per Viterbo.

Una parte della base dem contesta a Melilli l’assenza di una dimensione politica in questa vicenda. In sostanza la commissione, applicando meccanismi burocratici, ha messo fuori gioco per due anni un pezzo significativo della classe dirigente del partito locale. Intanto sarebbero al lavoro diversi pontieri per sanare la situazione e permettere agli espulsi di rientrare e tesserarsi col Pd già da quest’anno.

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