Palio di Vico: 9 contrade pronte per il drappellone

Palio di Vico: 9 contrade pronte per il drappellone

Homepage - RONCIGLIONE - Duemilaquattrocento metri da percorrere in barca sulle acque del lago, con un timoniere e due vogatori che si alternano ai remi; nove contrade in lotta per la conquista del drappellone e un intero paese (Ronciglione) che abbraccia i suoi atleti e che partecipa attivamente all'organizzazione: ecco la quinta edizione del Palio di Vico

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RONCIGLIONE – Duemilaquattrocento metri da percorrere in barca sulle acque del lago, con un timoniere e due vogatori che si alternano ai remi; nove contrade in lotta per la conquista del drappellone e un intero paese (Ronciglione) che abbraccia i suoi atleti e che partecipa attivamente all’organizzazione: ecco la quinta edizione del Palio di Vico con un programma intenso che riesce ad accomunare tradizione e innovazione. Presentazione ufficiale della kermesse nella sala consiliare del comune lacustre alla presenza del sindaco Mario Mengoni, del presidente del comitato organizzatore Marco Petruccelli, dei priori delle contrade in lizza (nella foto in basso, a destra) e degli altri componenti della complessa macchina organizzativa (che, naturalmente, lavora costantemente tutto l’anno).

Si tratta – come detto – del quinto anno “di una manifestazione – scrive Petruccelli nella brochure del programma – che fa della condivisione e dell’amore per il lago di Vico i suoi capisaldi”, sottolineando ancora come si tratti dell’appuntamento clou dell’estate ronciglionese, “frutto di un grande impegno collettivo che va riconosciuto con forza a tutta la città”. Tema ripreso dal primo cittadino: “Per Ronciglione – chiosa Mengoni – una straordinaria vetrina e una spinta notevole per il turismo”.

Nove le barche in acqua in rappresentanza di altrettante contrade: Santa Lucia, Sovrana di Santa Maria, Casaccia, La Valle, Acqua Forte, Illuminata contrada Punta del Lago, Arenari, Nobile contrada Abboccatore, Punta dello Scoglio. Campione uscente La Valle che vinse anche l’edizione del 2015, mentre quella dell’esordio se la aggiudicò Acqua Forte; nel 2016 invece il palio non fu assegnato. Quest’anno il drappo è stato ideato dall’artista Marco Smed, romano che vive a Ronciglione.

Diverse le novità previste nel 2018. Intanto alla flotta di imbarcazioni del comitato si aggiunge l’ammiraglia per la voga a dieci remi che formerà i ragazzi per competere nei trofei marinari: “Una barca prestigiosa – ancora Petruccelli – proveniente dalla nave più bella del mondo: l’Amerigo Vespucci”. Un risultato raggiunto grazie anche alla collaborazione con la Polisportiva Vogatori Taras di Taranto, rappresentata nella circostanza da Cosimo Conte. Prevista poi la diretta televisiva sull’emittente TeleRoma 56: “Ciò permetterà – sottolinea il sindaco Mengoni (nella foto in basso a sinistra) – di seguire la gara dal vivo e di tifare per parenti e amici, permettendo la partecipazione anche ai più anziani e a coloro che per svariate ragioni non possono farlo dalla riva”.

Il Palio 2018 è entrato già ieri sera nel pieno delle sue attività con la fiaccolata con la fiaccolata in notturna al termine della quale è stata premiata la barca con la luminaria più originale e meglio allestita: la giuria è composta dai nove priori. Stasera, appuntamento con il tradizionale corteo storico e poi la cena delle contrade (curata da Parisina Antonozzi) nel corso della quale sarà effettuato anche il sorteggio delle boe e l’elezione di Miss Vico 2018. Domani, alle 18, arrivo delle barche e valutazione delle livree di gara; a seguire, preghiera degli equipaggi e varo della lancia Ian 2829. Domenica, infine, alle 8 Paliotto under 16; alle 9, quello under 18 e alle 10 il Paliotto femminile; alle 18 l’attesissima competizione e alle 19,30 la consegna del drappellone ai vincitori. Speaker della manifestazione Francesco Laurenti.

“Il nostro palio – conclude Marco Petruccelli – è caratterizzato da un fortissimo spirito di solidarietà fra le contrade, oltre che di sana competizione. In questo siamo molto simili al rugby”. Niente a che fare, insomma, con le diatribe e anche le cattiverie che caratterizzano quello di Siena. Qui a Ronciglione è proprio un’altra storia. Decisamente meglio così.

Foto Fisioterapy Center

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