Palazzo Gentili al collasso. Mazzola in Procura: “9 milioni di euro mancanti per il 2017”

Palazzo Gentili al collasso. Mazzola in Procura: “9 milioni di euro mancanti per il 2017”

Homepage - La situazione di Palazzo Gentili è davvero critica, come quella delle altre Province italiane. Effetto della riforma Delrio, che ha lasciato in braghe di tela questi importanti enti locali. La condizione è quella di “impotenza”. La definisce così il presidente nel corposo esposto presentato.

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Il presidente della Provincia Mauro Mazzola in Procura per presentare un esposto cautelativo. Esposto consegnato anche in Prefettura e spedito alla Corte dei Conti.

La situazione di Palazzo Gentili è davvero critica, come quella delle altre Province italiane. Effetto della riforma Delrio, che ha lasciato in braghe di tela questi importanti enti locali. La condizione è quella di “impotenza”. La definisce così il presidente nel corposo esposto presentato.

Le casse languono e i conti sono preoccupanti. Tanto da mettere a rischio l’espletamento delle funzioni ancora in carico alla Provincia: costruzione e gestione delle strade provinciali, gestione dell’edilizia scolastica per le scuole superiori, tutela e valorizzazione dell’ambiente.

“C’è un concreto pericolo di responsabilità non soltanto amministrativa, ma anche civile e penale, sia delle amministrazioni e sia, nel caso delle responsabilità penali, dei funzionari e dei dirigenti addetti a predetti servizi – si legge nell’esposto -. Ci si potrebbe trovare, pertanto, nella paradossale situazione dei cittadini privati di servizi fondamentali per la loro vita, quali la sicurezza dei trasporti e la sicurezza nelle scuole, e di funzionari e dirigenti che, loro malgrado, potrebbero essere chiamati a rispondere di reati molto gravi, quali a mero titolo di esempio quelli previsti dal codice penale, per prevenire disastri colposi, o dalla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”.

Parole chiare, che dipingono bene i rischi. Nel documento sono allegati anche i conti. Alla voce entrate troviamo: Imposta Rcauto, con stima d’incasso per il 2017 di 11milioni e 488mila euro; Imposta Provinciale Trascrizione IPT, con stima d’incasso per il 2017 di 8milioni e 736mila euro; Addizionale Rifiuti, con stima d’incasso per il 2017 di 2 milioni e 483mila euro; Fondo Sperimentale di Riequilibrio, con stima pari a 2 milioni e 289mila euro. Un totale di entrate pari a 24 milioni e 998mila euro.

Poi ci sono gli obblighi di versamento allo Stato per un totale di 15 milioni e 297mila euro. Quindi le spese previste per funzioni fondamentali: 3 milioni e 121mila euro per tutela ambientale; 4 milioni e 750mila euro per istruzione superiore; 11 milioni e 566mila euro per le strade. Totale di spesa pari a 19 milioni e 437mila euro. La differenza tra entrate e uscite produce quindi uno squilibrio dei conti pari a 9 milioni e 736mila euro.

In buona sostanza si ratifica il fallimento dell’ente.

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