Oltre le mura c’è Roma, che decide anche per Viterbo

Oltre le mura c’è Roma, che decide anche per Viterbo

Homepage - Viterbo e Roma sono legate a doppia mandata e la chiave ce l'hanno a Roma, ma non per responsabilità di Michelini. Semplicemente è così, che sia un male o un bene.

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La crisi della maggioranza del Comune di Viterbo comunque si risolverà, alla fine lo farà a Roma dimostrando come è che si decide di qui. Quel che emerge dalle vicende politiche di questi giorni che interessano la guida della Città di Viterbo infatti dimostrano che la tanta agognata (da tanti) autonomia da Roma-Capitale non esiste, non è forse mai esistita e forse mai esisterà.

L’intervento di Melilli e Tramontana nella crisi del Pd viterbese dimostra come i legami con la politica regionale e nazionale sono più forti che mai, quasi inscindibili. La novità è che oggi sono stati buttati in faccia ai tanti che si erano battuti durante la scorsa campagna elettorale per promettere una Viterbo forte e autonoma, che non avrebbe chinato la testa.

Alla fine però la testa è stata chinata. Non che sia responsabilità di Michelini, costretto ad andare a Roma ad incontrare il segretario regionale del Pd che di fatto deciderà, o quasi, se è il caso o meno che Michelini stesso possa continuare a fare il sindaco.

Di fatto, al di là di come la si possa pensare sulla gestione della Città da parte del centrosinistra, questa crisi dimostra quanto i legami con la Capitale siano inscindibili e che chi grida all’indipendenza da Roma in realtà sa che questa non esiste. Non esiste per Michelini, ma non è esistita  in passato anche per altri e probabilmente non esisterà nemmeno per i prossimi che verranno. Oggi ne abbiamo solo una dimostrazione utile da ricordare in vista della campagna elettorale che, al più tardi, inizierà tra un anno e mezzo.

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