Ncd spaccato tra “renziani” e “berlusconiani”. Taborri e Sabatini da che parte stanno?

Ncd spaccato tra “renziani” e “berlusconiani”. Taborri e Sabatini da che parte stanno?

Politica - Grandi manovre in area Nuovo Centro Destra, la politica viterbese guarda con interesse l'evolversi dello scenario. In arrivo sorprese a Palazzo dei Priori?

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Quale futuro per il Nuovo Centro Destra nazionale? E riportando il tutto al livello locale: quale destino per l’NCD della Tuscia? E per Goffredo Taborri e Daniele Sabatini? E, alla luce di questo, cosa accadrà a Palazzo dei Priori?

La faccenda non è affatto da poco, anzi. I beni informati raccontano che nella strategia politica del sindaco Leonardo Michelini ci sarebbe la volontà di allargare un po’ la maggioranza. La voce gira già da tempo e la domanda che in molti si fanno è: sì ma come? Una sponda potrebbe arrivare proprio dalle vicende che stanno interessando il Nuovo Centro Destra a livello centrale. Questioni destinate inevitabilmente a produrre moti sussultori e nuovi assestamenti anche in periferia. L’epicentro di tutto è la recente assoluzione di Silvio Berlusconi.

Un interessante articolo di oggi de Il Fatto Quotidiano racconta, attraverso le dichiarazioni di una gola profonda, lo scenario in movimento. Ncd risulta spaccato in due anime: quella “renziana” (Cicchitto, Schifani, Lorenzin, Quagliarello) e i fautori del “ritorno in patria” (tra le braccia del Cavaliere). Quest’ultimo gruppo, questo riporta Il Fatto, sarebbe composto di un numero variabile da 5 a 15 deputati sui 28 alfaniani che siedono alla Camera. Ancora non si hanno indiscrezioni sui movimenti, ancora più interessanti, al Senato. Secondo il giornale i “renziani” si giocano tutto all’assemblea nazionale del partito che si tiene questo sabato a Roma. Qui l’elezione di Quagliariello, non così scontata, è da leggere come virata della compagine alfaniana verso il centrosinistra, segnando Ncd come l’ala destra di Mattero Renzi. 

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Una meccanica non da poco che è destinata a innescare importanti reazioni a catena. Taborri, che non ha fatto mistero da mesi di voler costituire Ncd a Palazzo dei Priori, si è più volte dichiarato in attesa del via libera da Roma. La sua idea è il posizionamento di Ncd al fianco di Michelini. Con la vittoria dei “renziani” all’assemblea nazionale il ragionamento “taborriano” non farebbe una piega. E Sabatini? Cosa farebbe il giovane consigliere regionale? Accetterebbe la virata “renziana” o si collocherebbe nel club del “ritorno in patria”? Scelta non da poco. Ncd in Regione come si andrebbe a posizionare? Sono in vista movimenti tellurici anche alla Pisana? E soprattutto se Taborri e Sabatini giocassero nella stessa squadra, tutto questo non avrebbe ripercussioni numeriche in consiglio comunale?

L’ampliamento di maggioranza potrebbe arrivare proprio da tutto questo meccano politico. Sabato è vicino, attendiamo.

 

 

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