Nasce il Flag, per valorizzare le ricchezze del Lago di Bolsena

Nasce il Flag, per valorizzare le ricchezze del Lago di Bolsena

Homepage - Il 30 settembre primo appuntamento per presentare i progetti per lo sviluppo della zona lacustre viterbese

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“Un unico partenariato e un solo obiettivo: salvaguardare il lago di Bolsena e i suoi prodotti”. A renderlo noto è l’associazione gruppo di azione locale per la pesca “Flag del Lago di Bolsena”, nata alla fine della scorsa settimana per “concorrere allo sviluppo sostenibile e al miglioramento della qualità della vita nelle zone di pesca delle acque interne viterbesi in una strategia globale di sostegno all’attuazione degli obiettivi del Feamp e delle altre misure regionali, nazionali e comunitarie per lo sviluppo delle zone di pesca. Enti pubblici, associazioni e privati: 6 comuni, una Camera di Commercio, 8 organizzazioni di categoria, una Banca di credito cooperativo e 5 cooperative. Tutti insieme per valorizzare le ricchezze del più grande lago vulcanico d’Europa”.

A costituirla sono stati i Comuni di Marta, Bolsena, Montefiascone, San Lorenzo Nuovo, Gradoli e Capodimonte, la Camera di Commercio di Viterbo, le organizzazioni Confcooperative Lazio Nord, Cia Viterbo, Cna Viterbo e Civitavecchia, Confagricoltura Viterbo-Rieti, Confartigianato Viterbo, Confesercenti Viterbo, Federcoopesca Confcooperative, Anlc (Associazione Nazionale Libera Caccia), la Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano, e le cooperative Lago Vivo, Pescatori Martana, La Rinascente, Labor e il Consorzio Sociale il Mosaico.

Il Cda neoeletto è composto invece da: Bruna Rossetti (presidente), Maurizio Lacchini (vice presidente), Paolo Equitani, Paola Dottarelli, Andrea Garofoli e Gian Marco Concas assistiti dal revisore Milco Francia. “Già al lavoro affinché il Flag del Lago di Bolsena possa accedere alle risorse comunitarie”.

“È stato un percorso – spiegano i partner dell’associazione – in cui ha prevalso la voglia di adoperarsi per dare sempre maggiori opportunità a un territorio che merita solo per la sua bellezza. Un percorso dove le realtà associative hanno svolto un ruolo importante, portando dentro al progetto – al fianco delle istituzioni – il territorio e i suoi bisogni, le sue necessità e prospettive di sviluppo a partire dalle sue risorse e ricchezze. Dando ancora una volta dimostrazione che per portare risorse per la crescita delle nostre terre serve cooperare ed entrare in sinergia al servizio dei cittadini con proposte concrete e partecipate”.

Il Lago di Bolsena, con i suoi 114 km² di superficie, è il lago più grande del Lazio e il più grande lago vulcanico d’Europa. Il bacino del lago raccoglie da solo le acque di 273 km² di territorio e lungo le sue rive, che si sviluppano per circa 43 km, sorgono importanti centri urbani.

Il tutto per una popolazione di circa 30mila abitanti. Abitato fin dal neolitico, il lago è citato da Plinio nella sua Naturalis Historia. Infine, a fare un esplicito riferimento all’anguilla del lago di Vico è Dante Alighieri (1265 – 1321) nel canto XXIV del Purgatorio quando parla di Papa Martino IV (Bonagiunta da Lucca).

“Tra gli obiettivi del Flag – proseguono i partner dell’associazione – ci sono lo sviluppo e l’innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali, così come della filiera dell’energia rinnovabile, la tutela del paesaggio e della bio diversità animale e vegetale, lo sviluppo del turismo, la valorizzazione delle risorse ambientali e naturali e del patrimonio culturale e artistico legato al territorio, l’inclusione sociale e la diversificazione economica. Infine la crescita occupazionale, la riqualificazione urbana, la cooperazione nazionale e transnazionale tra le zone di pesca, la formazione e l’istruzione degli operatori del settore della pesca e le attività di animazione del territorio stesso”.

“Un gruppo che vuole lavorare insieme – sottolineano gli organizzatori – e che è aperto a tutti coloro che vorranno portare un proprio contributo a questo ambizioso lavoro. Il primo appuntamento é previsto per il 30 settembre quando il Flag del Lago di Bolsena presenterà il primo progetto a valere sui fondi del Feamp. E la speranza – conclude il Gruppo di azione locale – è anche quella che la regione Lazio voglia valorizzare il primo progetto sulle acque interne che ha tutte le caratteristiche di una vera e propria best practice”.

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