Museo Civico e spazi culturali, Serone: “Valorizzazione con servizi adeguati”

Museo Civico e spazi culturali, Serone: “Valorizzazione con servizi adeguati”

Homepage - Secondo Serone sarebbe "indispensabile programmare una stagione culturale e creare un biglietto unico che colleghi il piano nobile di Palazzo dei Priori e la Cappella palatina con il Civico e la Cappella Mazzatosta e dotare le suddette strutture di servizi adeguati all’importanza che ricoprono".

ADimensione Font+- Stampa

Il dibattito sul Museo Civico prosegue con l’intervento di Gianpaolo Serone, di Archeoares. Archeoares è una società di servizi che opera a Viterbo da oltre dieci anni nei beni culturali, nell’editoria e nei servizi didattici e turistici. Dal 2005 gestisce il Polo Monumentale del Colle del Duomo.

Serone scrive che sarebbe “indispensabile programmare una stagione culturale e creare un biglietto unico (gratuito per i viterbesi) che colleghi il piano nobile di Palazzo dei Priori e la Cappella palatina con il Civico e la Cappella Mazzatosta e dotare le suddette strutture di servizi adeguati all’importanza che ricoprono”. Serone ricorda poi la positiva esperienza del Colle del Duomo e rilancia l’idea di una City card.

 

L’intervento di Gianpaolo Serone

“Parlare di valorizzazione di un museo significa organizzare un tavolo intorno al quale raccogliere istituzioni ed esperti di diverse discipline. Data la vastità e la complessità della materia, in questa sede il nostro intervento si limiterà ad un’idea di valorizzazione turistica che prende le mosse da una considerazione che riteniamo oggettivamente condivisibile: un museo oltre a garantire la fruibilità, la conservazione e la tutela del patrimonio artistico è, insieme a tutti i beni culturali presenti su un territorio, espressione del genius loci. Pertanto, a nostro avviso, il punto di partenza (ma assolutamente non di arrivo) per valorizzare il Rossi Danielli (ospitato peraltro in un ex convento che vanta un chiostro che da solo varrebbe una visita) è quello di inserire la struttura in una visione totalizzante dell’offerta culturale e turistica che generi una narrazione delle tante identità che Viterbo può esprimere.

Sarebbe indispensabile (anche sull’esperienza del Polo Monumentale del Colle del Duomo che propone un calendario culturale scandito da diversi eventi annuali e che con i suoi 30.000 visitatori circa rappresenta la struttura museale più visitata della città) programmare una stagione culturale e creare un biglietto unico (gratuito per i viterbesi) che colleghi il piano nobile di Palazzo dei Priori e la Cappella palatina con il Civico e la Cappella Mazzatosta e dotare le suddette strutture di servizi adeguati all’importanza che ricoprono.

Il passo successivo potrebbe essere quello di coinvolgere nel progetto anche le altre realtà museali e monumentali cittadine (senza dimenticare le frazioni e il territorio circostante) al fine di creare una “City card” che permetta a tutti di godere delle nostre bellezze artistiche che, una volta inserite in un sistema ormai strutturato e di qualità, riceverebbero l’attenzione che meritano portando beneficio anche alle attività commerciali che gravitano intorno ai nostri attrattori turistici e culturali”.

 

foto di Quinta Epoca.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune