Mongiardo: “Decide la maggioranza del gruppo e non abbiamo vincolo di mandato”

Mongiardo: “Decide la maggioranza del gruppo e non abbiamo vincolo di mandato”

Homepage - La crisi del Comune di Viterbo imperversa nell'immobilismo tra depistaggi, invettive e rassicurazioni. Melissa Mongiardo però torna a condannare l'operato di Michelini chiudendo ancora gli spiragli che in queste ore sembrano riaprirsi.

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Melissa Mongiardo smentisce qualche tradimento da parte di qualcuno dei sette serra-panunziani e rilancia: “Assecondiamo la volontà del centralismo renziano che abbiamo subito: ovvero che chi è maggioranza decide. Noi siamo la maggioranza del gruppo e abbiamo già deciso il 19 dicembre scorso maggioranza”. La più sposettiana dei consiglieri comunali del Pd viterbese commenta anche le parole di Ugo Sposetti a TusciaWeb, interpretate come aperture da Luisa Ciambella (qui), spiegando che invece di fatto il senatore “inchioda alle responsabilità” e che di fatto, tra le righe, chiude la tomba al Michelini sindaco.

 

Rossi dice che non siete 7 e lascia intendere che potreste essere meno, come se qualcuno potesse tradire..

“Ha ragione non siamo 7, ma 10. Siamo fedeli alla linea, fermi su un punto. Capisco che chi non ha una solidità politica può pensare che tradiremo, ma siamo solidamente fermi sulla nostra posizione”.

 

Dieci?

“Noi 7 più coloro che hanno già lasciato la maggioranza. Non mi sembra che ci sia stata nessuna volontà di recuperare la situazione. Il problema non è del Partito Democratico, ma dell’amministrazione”.

 

Andrete dal notaio come si vocifera?

“Mi atterrò alla linea del partito. Comunque ci siamo adeguati alla gestione renziana, nella quale decide la maggioranza. Noi siamo la maggioranza del gruppo del Pd e abbiamo già deciso il 19 dicembre”.

 

Il Pd nazionale e regionale però secondo Luisa Ciambella (qui) avrebbero già deciso di farvi rientrare e oggi (mercoledì 27 gennaio) alle 16 sembra che vi diranno questo..

“Il nazionale e il regionale hanno avviato una fase istruttoria il 4 gennaio e aspettiamo da oltre 20 giorni una riunione tra Melilli, Tramontana e gli eletti dei livelli superiori (Parlamento e Consiglio Regionale, ndr) che poi non c’è stata. Insomma ne ho anche per loro e rispondo che non abbiamo un vincolo di mandato”.

 

Non è che ciò che si aspetta veramente è il 24 febbraio, visto che se Michelini dovesse cadere oltre quella data il voto slitterebbe a maggio 2017?

“Mentre chiedevamo un dibattito politico ci dicevano che era una questione interna al partito e dovevamo risolverla noi. Il sindaco non lo eleggiamo noi in Consiglio. Comunque le amministrazioni passano e i partiti rimangono. Ma con un partito deflagrato quale esito può avere questa riunione? Abbiamo aperto una crisi amministrativa e non ci hanno risposto. È come se avessi un problema con La Fune e chiedessi a TusciaWeb di darmi una mano a risolverla. È folle. Comunque al 24 febbraio manca un mese”.

 

 

 

Ultima domanda: ma Ugo Sposetti ha aperto al dialogo come dice Luisa Ciambella o no?

“Credo che il suo intervento sia lucido e riporti i fatti e le cose accadute inchiodando alle responsabilità. Ha un punto di vista concreto e suggerisce di assumersi la responsabilità, a chi deve farlo. Infine spiega anche che non hanno capito quale sia il problema”.

 

 

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