Moltoni risponde a Sozio e rilancia: “Io scomodo e le decadenze degli assenteisti dove sono finite?”

Moltoni risponde a Sozio e rilancia: “Io scomodo e le decadenze degli assenteisti dove sono finite?”

Politica - Moltoni poi punta il dito contro la diffida inviata da Vita Sozio il mese scorso. “È legittima? Il Consiglio comunale ne è stato fortemente condizionato"

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Vita Sozio minaccia l’esposto in Procura per il caso Moltoni per il quale si sente danneggiata e Moltoni stesso le risponde, rilanciando: “Scomoda lei? No, scomodo io”. Poi la stoccata: “Perché la pratica sugli altri consiglieri assenteisti è stata accantonata? Che fine ha fatto? Sulla mia pratica c’era fretta e una strana attenzione, perché sulle altre non c’è? Perché il Segretario generale, il Prefetto e il presidente del Consiglio non intervengono?”.

In seguito al voto che ha portato alla chiusura della pratica della decadenza del consigliere Francesco Moltoni con la sua bocciatura la prima dei non eletti di Oltre Le Mura Vita Sozio è intervenuta su La Fune per ribadire la sua diffida inviata al Consiglio oltre un mese fa e per annunciare un esposto in Procura.

Secondo Vita Sozio il consigliere doveva decadere e lasciarle il seggio, ma ciò sarebbe stato ostacolato, secondo lei, per convenienza politica e per far rimanere Moltoni saldo all’opposizione e mettere così i bastoni tra le ruote della maggioranza. Una visione opposta rispetto quella dello stesso Moltoni. “Sì è stato un voto di parte come dice la Sozio, – dice – ma in direzione opposta. Quello scomodo sono io, quando ero in maggioranza infatti non c’erano questi problemi. Tutta questa accelerazione è avvenuta con il mio passaggio all’opposizione, un caso?”

Moltoni punta il dito contro la diffida inviata da Vita Sozio il mese scorso. “Il Consiglio comunale – ancora il consigliere – è stato fortemente condizionato da quella lettera, molti di quelli che si sono astenuti e non hanno votato avrebbero votato contro la mia decadenza, ma non lo hanno fatto perché avevano paura di ritorsioni. Verificherò con il mio legale che quella diffida fosse legittima, sembrava una minaccia. Detto ciò gli esposti in Procura si fanno, non si annunciano, e bisogna stare attenti perché le denunce spesso e volentieri trovano contro-denunce e quindi bisogna capire bene se ci sono termini per poter procedere”.

La diffida di Vita Sozio, secondo Moltoni,  avrebbe minato la serenità del Consiglio comunale che “dovrebbe essere libero nel giudizio, ma invece ci sono state troppe cose strane. Dai pareri di parte di consulenti del sindaco Michelini, a quelli del segretario agli interessamenti insistenti della Prefettura. Anche di persone che non avevano titoli per poter dire qualcosa. Io sono convinto, oggi più di ieri, – ancora Moltoni – che non si poteva votare”.

Il voto alla fine ha dato ragione a lui con una vittoria sul filo di lana con 9 voti contro la delibera e 8 a favore. Ora lo sguardo si allunga su un’altra pratica e cioè quella contro gli assenteisti, che si è persa nei radar. “Perché – domanda – è stata accantonata? Che fine ha fatto? Sulla mia pratica c’era fretta e una strana attenzione, perché sulle altre non c’è? Perché il Segretario generale, il Prefetto e il presidente del Consiglio non intervengono?”

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