Moltoni e Insogna: “Maggioranza alla frutta, chi è causa del suo mal pianga se stesso”

Moltoni e Insogna: “Maggioranza alla frutta, chi è causa del suo mal pianga se stesso”

Homepage - "Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Questo è quello che deve fare il sindaco Michelini di fronte alla sceneggiata amministrativa che alcuni colleghi di maggioranza stanno mettendo in scena in questo ultimo bilancio preventivo di questa nefasta consigliatura - così i consiglieri del Gal Francesco Moltoni e Sergio Insogna -.

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“Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Questo è quello che deve fare il sindaco Michelini di fronte alla sceneggiata amministrativa che alcuni colleghi di maggioranza stanno mettendo in scena in questo ultimo bilancio preventivo di questa nefasta consigliatura – così i consiglieri del Gal Francesco Moltoni e Sergio Insogna -.

Se la deve prendere con se stesso e con le sue scelte scellerate di alleanze stravaganti e inaffidabili che lo hanno portato fuori rotta sin dall’inizio e hanno creato spaccature nella maggioranza da subito. Naturalmente forte della sua debolezza farà in modo che tutto rientri nei ranghi e che alla fine si voti un bilancio pasticciato e raffazzonato, costi quel che costi.

Una tiratina d’orecchie all’assessore birichino, un ammonimento al capo gruppo ballerino e un buffetto al consigliere latitante coccodrillino. Sì perché la novità di questi ultimi giorni è che oltre un consigliere grillino abbiamo scoperto di avere anche un consigliere coccodrillino. Miracoli della natura e della politica.

In questa farsa e questo gioco al rilancio, c’è un maldestro e ipocrita tentativo di qualcuno di prendere le distanze da una gestione politica e amministrativa della città fallimentare, cercando di scaricare sugli altri le proprie colpe, le manchevolezze e l’inattività amministrativa.

Noi ci sentiamo di dire, ai colleghi di maggioranza, che è tardi per smarcarsi e reclamare un verginità e una credibilità politica. Questo ragionamento vale per tutti, specialmente per coloro che hanno convissuto e avuto ruoli importanti decisionali e strategici nella gestione economica, strutturale, organizzativa, promozionale e amministrativa della Città di Viterbo.

Ci sembra ridicolo e beffardo che oggi si reclamino maggiori investimenti in settori (cultura e turismo) che sono stati gestiti direttamente o indirettamente dagli stessi reclamanti. 

Basti pensare alle bocciature di Viterbo Capitale Italiana della Cultura, alle costose mostre flop, agli insulti di Sgarbi, al Festival delle Luci, all’Experience Etruria ora ripudiata, alla costosa trasferta, compreso l’abbandono a Milano di Fiore del Cielo (che secondo loro doveva portare nelle casse comunali circa 5.000.000 di euro dal turismo), dall’utilizzo improprio della tassa di soggiorno e così via discorrendo.

Hanno gestito sempre loro sino ad arrivare alla configurazione di monopoli culturali e tradizionali, trascurando la parte e la gestione della cultura pubblica, tant’è vero che il teatro Unione dovrebbe aprire ma non si sa quale progetto culturale è ad esso legato, chi è l’Assessore delegato al Teatro Unione?

Tant’è vero che il Teatro Genio sarà perennemente chiuso a causa di scelte inadeguate ed incomprensibili.
In pratica se la sono suonata e cantata per oltre quattro anni ed ora reclamano, avanzano proposte e pretendono non si sa cosa.

Perché queste azioni virtuose non le hanno fatte nei bilanci precedenti ? hanno votato quattro bilanci e hanno respinto gli emendamenti dell’opposizione che reclamavano le stesse cose che ora loro sostengono.E’ chiaro che si tratta solo di puro e semplice opportunismo politico in funzione delle elezioni amministrative 2018.
Comunque sia tra queste evidenti contraddizioni di questi colleghi pentiti, tra i mal di pancia di alcuni colleghi della maggioranza e le tiratine di orecchio del Sindaco, è certo che questa manfrina politica ed amministrativa finirà a “tarallucci e vino” o meglio con una bella porchettata a sostegno della ritrovata alleanza e dell’approvazione del migliore bilancio dell’era Michelini”.

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