Mensa scolastica, bagarre in commissione

Mensa scolastica, bagarre in commissione

Homepage - Caos tra giunta e quarta commissione per l'affaire dei prezzi della mensa scolstica, che sarebbero dovuti essere modificati da tempo, ma rinvii su rinvii hanno fatto slittare l'applicazione del nuovo listino. “Sindaco e assessora Ciambella chiedano scusa” tuona Gianmaria Santucci. Su tutte le furie anche Giulio Marini.

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Caos tra giunta e quarta commissione per l’affaire dei prezzi della mensa scolstica, che sarebbero dovuti essere modificati da tempo, ma rinvii su rinvii hanno fatto slittare l’applicazione del nuovo listino. “Sindaco e assessora Ciambella chiedano scusa” tuona Gianmaria Santucci. Su tutte le furie anche Giulio Marini.

A luglio, infatti, la giunta ha imposto nuove tariffe. L’opposizione, ma anche consiglieri di maggioranza, hanno provato a modificarle ma sono state blindate. Tuttavia, oggi quelle tariffe sono ancora inapplicabili perché i nuovi termini, con la presentazione dell’Isee, ha reso tutto più complicato. Tanto che a un primo rinvio dell’entrata in vigore ne sta seguendo un altro, in approvazione con un’altra delibera di giunta.

Anche l’assessore Delli Iaconi stamattina è intervenuto in commissione: “A fronte di 1.158 utenti hanno presentato domanda con Isee in 538. E’ complicato per le famiglie, quindi è necessario spostare la scadenza al 15 novembre e l’applicazione delle nuove tariffe al primo gennaio 2016”. Nel frattempo si applicano le vecchie tariffe. Epoca Marini. “Abbiamo provato in tutti i modi a cambiare le tariffe a luglio – dice Santucci – ma ce lo avete impedito. Spiegando che era inammissibile emendare. Quindi sono state votate, perché le tariffe andavano approvate prima del bilancio. Capisco che vogliate riparare al caos prodotto dalla tariffa proposta dalla giunta, ma modificarla a metà anno scolastico è una follia. Sindaco e assessora chiedano scusa”.

Marini dal canto suo rincara la dose: “La delibera del 31 luglio non poteva essere modificata se non dal consiglio comunale. Contesto la prima delibera di giunta che ha prorogato i termini e anche la nuova. Ci state portando a usare mezzi impropri”. Lo stesso ex primo cittadino chiama in causa la Corte dei Conti.

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