Marini e Battistoni, fine del film “C’eravamo tanto odiati”. L’ex sindaco: “Stop ai dualismi dentro Forza Italia”

Marini e Battistoni, fine del film “C’eravamo tanto odiati”. L’ex sindaco: “Stop ai dualismi dentro Forza Italia”

Homepage - Tutto ha un inizio e una fine. Sulla pellicola girata in questi anni a quattro mani dai "registi" Giulio Marini e Francesco Battistoni, dal titolo 'C'eravamo tanto odiati', cala il "the end".

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Tutto ha un inizio e una fine. Sulla pellicola girata in questi anni a quattro mani dai “registi” Giulio Marini e Francesco Battistoni, dal titolo ‘C’eravamo tanto odiati’, cala il “the end”.

“Stop ai dualismi dentro Forza Italia. Non hanno più ragione di esistere. Non ci portano da nessuna parte le guerre per la leadership del partito. Potevano essere tollerate in tempi di vacche grasse ma nel nuovo quadro politico che si è venuto a delineare i dualismi rischiano di essere molto pericolosi”. Così proprio Marini.

La parola che l’uomo che ha incarnato una delle più brillanti carriere politiche concretizzate da un viterbese fa risuonare è molto semplice: concordia. E la prospettiva che lo appassiona suona così: “Lavorare insieme per dare forza alla casa comune del centrodestra moderato, pena il rischio di scomparire”.

Tutto maturato all’interno dell’ultima campagna elettorale per la riconquista di Palazzo dei Priori. “Ci lasciamo alle spalle una campagna elettorale molto costruttiva – continua l’ex sindaco di Viterbo. Ognuno di noi ha fatto le sue scelte, reputo con intelligenza. Per quello che mi riguarda ho voluto dare un segnale, aiutando ad andare avanti nuove leve. Se avessi voluto fare un’azione di forza sulle preferenze mi sarebbe stato possibile ma al tempo stesso sbagliato. I dati dicono che su Viterbo siamo il primo partito, contro ogni logica nazionale. E’ tempo di costruire qualcosa di nuovo”.

Da un anno la contrapposizione con Battistoni si è attenuata e ora sarebbe giunto il momento di mettere sotto terra l’ascia di guerra.  “Sul Comune di Viterbo ho portato avanti una battaglia di rinnovamento con Daniele Sabatini, quando il contesto ha prodotto altro non siamo scappati -spiega uno degli uomini più significativi di Forza Italia -. Potevamo farlo e invece abbiamo scelto di rimanere e lavorare per la casa comune: il centrodestra moderato”.

Foto Fisioterapy Center

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