Marciapiedi da incubo

Marciapiedi da Incubo – Qui è San Martino …

Marciapiedi da Incubo – Qui è San Martino …


Salendo verso il paese, la situazione non cambia. La frescura del Lago di Vico non risolve la situazione, qui non aiutano nemmeno le solite radici degli alberi che spaccano la strada e soprattutto i marciapiedi. Come diciamo ormai da giorni, gli alberi fanno il loro lavoro, gli uomini meno. Continuiamo la nostra missione in altri luoghi. Alla prossima puntata.

Marciapiedi da incubo – Il patchwork cittadino

Marciapiedi da incubo – Il patchwork cittadino


Niente, nemmeno Via della Palazzina passa il test dell’efficienza e della tranquillità che un marciapiede dovrebbe avere. Intanto, sperando che passino a ritirare l’immondizia che affolla quella porzione di strada da giorni, procediamo un po’ più in là per continuare la nostra ricerca.

Marciapiedi da incubo – La “rampa” nel piazzale della Coop Murialdo

Marciapiedi da incubo – La “rampa” nel piazzale della Coop Murialdo


Non possiamo fare a meno di notare i larghi marciapiedi che circondano l’intera piazza. Forse ci siamo. No, niente basta guardare un po’ più in là del naso e ridiamo per non piangere.

Marciapiedi da incubo – Fermata del bus da panico in via della Grotticella

Marciapiedi da incubo – Fermata del bus da panico in via della Grotticella

Strada Cimina, angolo via della Grotticella. Chi è dotato di auto, passa almeno un quarto della sua giornata in questo preciso punto, in fila al semaforo, dove il colore verde, dura come uno schiocco di dita.

Marciapiedi da incubo – L’Amazzonia viterbese la trovi in via Papini

Marciapiedi da incubo – L’Amazzonia viterbese la trovi in via Papini

Neanche Via Papini riesce a soddisfare le nostre aspettative: un piccolo, tranquillo marciapiede dove si possa serenamente passeggiare.

Marciapiedi da incubo – Passeggiata con tuffo in viale Francesco Baracca

Marciapiedi da incubo – Passeggiata con tuffo in viale Francesco Baracca

Il nostro lettore, insieme alle foto, ci scrive anche “la passeggiata su questa strada è un’impresa anche per atleti del salto ad ostacoli e non voglio immaginare per i disabili”. Non abbiamo nulla da aggiungere, parlano le immagini e le poche parole che quest’uomo ha deciso di consegnarci. Chi meglio di chi attraversa a piedi le nostre strade tutti i giorni può testimoniare lo stato dei nostri cari marciapiedi?

Marciapiedi da incubo – L’indecorosa via Vicenza

Marciapiedi da incubo – L’indecorosa via Vicenza

Niente da fare, neanche qui si possono fare due passi a piedi in pace. Cominciamo a pensare (in realtà già da un po’) che Viterbo sia costruita pensando alle auto e non alle persone. Approfondiremo la questione con il prossimo marciapiede.

Marciapiedi da incubo – Lo slalom bagnaiolo

Marciapiedi da incubo – Lo slalom bagnaiolo

Arrivare a Bagnaia a piedi si rivela un’impresa degna di un’escursione con stivali, zaino ed elmetto. Stessa spiaggia stesso mare diceva qualcuno, mi sa che aveva ragione.

Marciapiedi da incubo – All’Ellera abbiamo trovato la botola per “Narnia”

Marciapiedi da incubo – All’Ellera abbiamo trovato la botola per “Narnia”

Spesso camminiamo con la testa tra le nuvole o con gli occhi sullo smartphone, ma a questo punto crediamo che conviene fissare lo sguardo a dove mettiamo i piedi perché cadere in una botola e arrivare in un modo parallelo è veramente molto facile. Potrebbe essere assurdo, ma a Viterbo ci stiamo rendendo conto che non lo è poi così tanto.

Marciapiedi da incubo – La giungla che non ti aspetti

Marciapiedi da incubo – La giungla che non ti aspetti

Via Monti Cimini non ha proprio pace, le nostre coraggiose passeggiate sono sempre più impavide. Riusciranno i nostri eroi a portare a spasso il cane senza rischiare di trovarsi catapultati in una realtà parallela cadendo in una buca o dentro una giungla fai da te?

Marciapiedi da incubo – Via Alessandro Volta, bentornati a scuola cari ragazzi

Marciapiedi da incubo – Via Alessandro Volta, bentornati a scuola cari ragazzi

Via Alessandro Volta. Quartiere Pilastro, popolosa zona molto vicina al centro cittadino servita da numerosi negozi, scuole, spazi verdi e il solito affezionato traffico.

Marciapiedi da incubo – La natura morta di strada della Pila

Marciapiedi da incubo – La natura morta di strada della Pila

Strada della Pila. Via in salita che si apre su Via Monti Cimini. Uno sbiadito murales dà il benvenuto in un bel quartiere residenziale, ricco di verde e di spazi aperti. Verde però non è proprio il colore giusto se volgiamo il nostro sguardo ai marciapiedi. Marrone è la scelta più azzeccata.

Marciapiedi da incubo – Viale Francesco Baracca, lo slalom tra punti dissestati e rami di albero

Marciapiedi da incubo – Viale Francesco Baracca, lo slalom tra punti dissestati e rami di albero

Occhi aperti quando utilizzate i marciapiedi di Viale Francesco Baracca. Riflessi aguzzi e muscoli scattanti per affrontare, senza colpo ferire, manto dissestato e rami di alberi caduti.

Marciapiedi da incubo a Viterbo – Il sito archeologico che non sapevamo di avere dietro casa

Marciapiedi da incubo a Viterbo – Il sito archeologico che non sapevamo di avere dietro casa

Passare a piedi in quel tratto di strada è come camminare sulla corda di un funambolo: che si riferiscano a quello i simboli con i teschi con scritto “pericolo di morte” che sostano sul parapetto? Diciamo che li hanno piazzati nel posto più adatto di tutta la piazza.

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