Marciapiedi da incubo – Passeggiata con tuffo in viale Francesco Baracca

Marciapiedi da incubo – Passeggiata con tuffo in viale Francesco Baracca

Marciapiedi da incubo - Il nostro lettore, insieme alle foto, ci scrive anche “la passeggiata su questa strada è un’impresa anche per atleti del salto ad ostacoli e non voglio immaginare per i disabili”. Non abbiamo nulla da aggiungere, parlano le immagini e le poche parole che quest’uomo ha deciso di consegnarci. Chi meglio di chi attraversa a piedi le nostre strade tutti i giorni può testimoniare lo stato dei nostri cari marciapiedi?

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Viale Francesco Baracca. Non ci siamo arresi e siamo tornati in questo bel viale alberato a controllare ancora la situazione marciapiedi. Un nostro fedele lettore, ci ha dato una mano a constatare che la situazione è anche peggiore di quella che avevamo lasciato qualche giorno fa.

Siamo all’altezza della ferrovia, dove le auto sfrecciano e si incastrano nel famigerato “passaggio a livello” che è tutti i giorni, a tutte le ore, attraversato da centinaia di macchine, ma anche da molti pedoni che prendono da qui il bus per tornare a casa. E dove camminano questi sfortunati pedoni per arrivare alla fermata del bus? In sicurezza su un passaggio creato ad hoc? No. Su un bel marciapiede dotato di scivolo per disabili e un bordo spesso per evitare che i nostri bambini finiscano sulla carreggiata? No anche qui. I pedoni che arrivano alla fermata del bus, arrivano lì facendo lo slalom tra le auto parcheggiate e sostano ammassati davanti alle vetrine dei negozi e tutto questo perché non esiste un marciapiede. Non c’è n’è traccia.

Attraversiamo la strada, crediamo che al di là del fiume di macchine la situazione migliorerà. Non troviamo marciapiedi, troviamo delle piscine. Pozzanghere enormi di acqua stagnante che blocca completamente il passaggio attorniate da rami dei vicini pini secolari, ammassi di vegetazione che galleggia, sterpaglie incolte che bloccano il passaggio. Non si riesce ad arrivare dalla parte opposta, dobbiamo indietreggiare e tornare in prossimità della carreggiata. Gli esili marciapiede che notiamo sotto una coltre di aghi di pino, non sono attraversabili perché completamente erosi dal tempo e dall’incuria.

Il nostro lettore, insieme alle foto, ci scrive anche “la passeggiata su questa strada è un’impresa anche per atleti del salto ad ostacoli e non voglio immaginare per i disabili”. Non abbiamo nulla da aggiungere, parlano le immagini e le poche parole che quest’uomo ha deciso di consegnarci. Chi meglio di chi attraversa a piedi le nostre strade tutti i giorni può testimoniare lo stato dei nostri cari marciapiedi?

Foto Fisioterapy Center

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