Maciapiedi da Incubo – La desolazione di via della Fiera (La Quercia)
Marciapiedi da incubo - I marciapiedi che costeggiano la scuola elementare e giungono in prossimità del giardino sono un vero pugno nello stomaco. Una nostra lettrice, che tutti i giorni porta le proprie figlie a scuola a piedi, ci segnala lo scempio in cui versano i marciapiedi della Quercia.
Via della Fiera. Lo spettacolo dei marciapiedi della ridente frazione della Quercia ci mancava, non potevamo lasciare da parte una parte così importante della nostra città.
La Quercia è veramente un luogo felice, è tutto a misura d’uomo: le strade, le case tutte della stessa misura, le piazzette con i fiori alle finestre, la bella villa antica dove sembra che il tempo si sia fermato e soprattutto, la grandiosa chiesa che troneggia al centro della piazza principale.
La Quercia è anche un piccolo centro molto abitato, i cittadini viterbesi che vivono qui sono profondamente legati a queste strade, proprio come se vivessero in un piccolo paese che va preservato dalle brutture della grande città. E noi di brutture stiamo parlando purtroppo.
I bambini che vivono qui di solito frequentano la scuola elementare che si trova esattamente all’inizio di questo luogo e, il pomeriggio, giocano nell’adiacente parco pubblico che è un vero polmone verde molto raro per chi invece vive in città. Vi starete chiedendo dove sono, in questo quadro quasi idilliaco, le brutture di cui sopra, ma ormai siete avvezzi a ciò che le nostre strade ci offrono.
I marciapiedi che costeggiano la scuola elementare e giungono in prossimità del giardino sono un vero pugno nello stomaco. Una nostra lettrice, che tutti i giorni porta le proprie figlie a scuola a piedi, ci segnala lo scempio in cui versano i marciapiedi della Quercia.
Ci accoglie, in tutta la sua morbida bellezza, un materasso che giace abbandonato proprio sul marciapiede davanti all’entrata della scuola. Può solo migliorare, pensiamo. No, non è stato così. I marciapiedi di Via della Fiera sono ridotti ai minimi termini, non tanto per il solito asfalto degno del suolo lunare, ma per l’immensa quantità di piante e fogliame che si riversa su di essi cadendo giù dai muri dei palazzi che li costeggiano.
L’edera che tappezza le pareti della scuola, scende folta fin sopra il manto stradale e in alcuni punti non è possibile proseguire a piedi. I genitori che portano i figli a scuola sono costretti a fargli fare lo slalom tra auto parcheggiate, altri pedoni che cercano come loro di passare e i soliti sacchi dell’immondizia abbandonati ai bordi della strada. Si arriva a malapena a metà marciapiede e poi non è più possibile andare avanti, con le erbacce alle caviglie (si sa che i bambini di scuola elementare non sono dei giganti no?) si arranca verso la propria auto per lasciare al più presto quel postaccio. La nostra lettrice ci racconta che più volte è stata segnalata anche, su quegli stessi marciapiedi, la presenza di topi che felici, come se fossero su una grande ruota per criceti, si arrampicano e corrono via fin dentro il giardino della scuola. Non crediamo ci sia altro da aggiungere.
Alla fine della fiera, anche alla Quercia, la questione marciapiede è bocciata.
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