Nuova Macchina di Santa Rosa, <br>un mese d’attesa tra speranze e paranoie

Nuova Macchina di Santa Rosa,
un mese d’attesa tra speranze e paranoie

Cronaca - Inizia l'evento che si annuncia di grande fascino per le prossime settimane. Un mese di tempo e conosceremo l'erede di 'FioredelCielo'.

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s rosa2_2-2Nuova Macchina di Santa Rosa, iniziano le danze. Un mese di tempo, 46 progetti sfidanti, una commissione di cinque membri. Sarà questo il talk show più seguito in città nelle prossime settimane, potete scommetterci.

Oggi i cinque della commissione si incontrano per la prima volta. Un faccia a faccia, di cui non si conosce l’orario perché la prima riunione di carattere organizzativo non sarà aperta al pubblico. Sarà deciso anche un calendario dei lavori che verrà comunicato nella giornata di domani.

L’attenzione su quanto è chiamata a fare la commissione è alta, anzi altissima. I partecipanti se ne stanno tutti abbottonatissimi e con mille paranoie in testa. C’è il timore, siamo convinti e ci auguriamo di avere ragione, infondato che qualcuno tenti di tirare per la giacchetta i chiamati a decidere.

Ricordiamo che a scegliere la composizione ed effettuare le nomine è stato il dirigente del settore Cultura del Comune di Viterbo Stefano Menghini, che svolgerà anche il ruolo di presidente della stessa commissione. Con lui in rappresentanza di Palazzo dei Priori Emilio Capoccioni, per l’Unitus Simona Rinaldi, per l’ordine degli architetti Danilo Pasquini e Massimo Alessi in quota ordine degli ingegneri.

La prima mossa consisterà nella verifica della correttezza della documentazione, in maniera da interessarsi solo dei progetti in regola con quanto disposto dal bando. Forse quindi già oggi ci potrebbe essere una scrematura.

Quando inizierà la valutazione dei progetti i membri della commissione dovranno esprimere un giudizio in punteggio. Tre i criteri valutativi: qualità e livello di creatività (50 punti); qualità del progetto complessivo (25 punti); fattibilità tecnica (25 punti). Nel primo campo saranno valutati la proposta grafica, l’armonia, l’illuminazione e l’estro creativo. Nel secondo i materiali impiegati, le tecnologie utilizzate, le modalità costruttive e la facilità di realizzazione. Nel terzo la modularità della struttura e delle componenti.

Foto Fisioterapy Center

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