Francigena, Buzzi: “Sui tagli al personale mi auguro non ci siano altre sorprese”

Francigena, Buzzi: “Sui tagli al personale mi auguro non ci siano altre sorprese”

Politica - Quale futuro per la municipalizzata Francigena? In questi giorni, dopo la presentazione del piano industriale firmato da Curcio, l'argomento sta interessando giornali e opinione pubblica.

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palazzoFrancigena, rilancio o stagnazione? Se lo stanno chiedendo in diversi dopo che, la scorsa settimana, è stato presentato il piano industriale dal nuovo amministratore unico della partecipata Cesare Curcio. La ricetta, stando a quanto trapelato, suonerebbe così: tagli al personale (grazie al prepensionamento) e aumenti del costo dei servizi. 

 

Nei prossimi giorni cercheremo di avventurarci all’interno di questo piano industriale per raccontarlo. Intanto abbiamo voluto intervistare il consigliere d’opposizione Luigi Maria Buzzi (Fratelli d’Italia), che ha preso parte alla riunione della V Commissione dove è stato presentato il piano.

 

Cosa pensa del piano industriale presentato dal nuovo amministratore unico di Francigena?

 

“Ci sono cose che lasciano perplessi, veramente perplessi. Si parla di una ridefinizione dei vari servizi e di un rientro dei costi effettuato attraverso l’aumento dei biglietti degli autobus, dell’estensione degli orari a pagamento dei parcheggi anche nei festivi per il centro storico e dell’introduzione della sosta a pagamento anche all’ospedale. Su tutto ciò ci sarebbe da ridire molto, se gli investimenti si fanno ricadere sulle tasche dei cittadini non mi sembra una cosa tanto equilibrata”.

 

Migliora veramente qualcosa? 

 

“Ricordo un investimento su due nuovi automezzi, abbastanza costosi. C’è un miglioramento d’attenzione su chi evade il biglietto autobus. La speranza di ricavarci qualcosa però è pari a zero. Si parla di cose di poco conto. Tutto questo ricadrà anche sul personale, attraverso il prepensionamento. Ma sul personale potrebbe arrivare anche qualcosa di peggio. La mia idea è che Francigena va tutelata e rilanciata. Tutela dei posti di lavoro, tutela del servizio ma bisogna dare un’idea di dove si vuole andare senza attingere solo dagli utenti”.

 

C’è nel piano industriale un’impronta veramente manageriale? Del tipo, si parla di integrazione parcheggi-autobus, con una politica che miri a disincentivare il mezzo privato a favore di quello pubblico? Ci sono strategie indicate o è un ragionieristico fare di conto per tenere in pareggio la barca?

 

No, questa cosa dell’integrazione parcheggi-autobus non c’è. E’ un aspetto su cui si potrebbe ragionare molto, si potrebbe investire e da questo si potrebbero avere ricavi di non poco conto. Anche i risultati ricavabili sul piano dell’alleggerimento del traffico urbano potrebbero essere molto interessante. Questo non è contemplato nel piano industriale, ma è opportuno ragionarci.

 

E’ un piano per tappare i buchi o c’è un grande lavoro manageriale?

 

Quello che  manca è capire le intenzioni dell’amministrazione su Francigena. Va rilanciata? Va tenuta? Se si ritiene di doverla rilanciare serve un piano industriale manageriale altrimenti l’atteggiamento, se si pensa a Francigena come una municipalizzata da chiudere, può essere anche diverso. Personalmente ritengo vada rilanciata, per fare questo serve puntare su progetti nuovi, investimenti e capire il migliore modo per trovare i soldi. Questa operazione di rilancio potrebbe essere coperta anche dal Comune. E’ necessario un piano industriale per rilanciarla Francigena e stabilire obiettivi e forme migliori su come arrivarci”.

 

 

E sul personale, che brutte sorprese potrebbero arrivare?

 

“Mi auguro non ci sia altro, che sia sufficiente questo prepensionamento dei 12 indicati. Amesso che questo sia possibile e che non ci sia altro. Lo spettro di cassaintegrazioni ed esuberi c’è sempre dietro queste situazioni”.

 

Farmacie comunali, non le fa impressione vedere che sono in passivo?

 

“Salta all’occhio la perdita. C’è del personale che sarebbe il caso di spostare dalle farmarcie ad altro, con riqualifica. Non è però solo il problema del personale. Servono idee, ma su questo nel piano industriale c’è qualcosa”.

 

La gestione del magazzino di queste farmacie la controllate come consiglieri? Sapete cosa entra? Cosa esce? Cosa scade? Sicuramente è tutto apposto ma considerando che sono di proprietà della città e voi siete rappresentanti dei cittadini forse è il caso metterci il dito, come San Tommaso. O no?

 

“Non l’ho fatto, presumo venga fatto. Se questo è un invito lo faccio volentieri”.

 

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