L’opposizione raccoglie firme contro Michelini, ma parte non firma la mozione di sfiducia

L’opposizione raccoglie firme contro Michelini, ma parte non firma la mozione di sfiducia

Politica - Il documento presentato in Consiglio comunale dal Movimento 5 Stelle punta a far discutere l’assise della fiducia al sindaco Leonardo Michelini e a votare sulla stessa. Dell'opposizione però firmano solo in 5 su 11.

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Cinque firme per la mozione di sfiducia a Leonardo Michelini e quell’iniziativa di piazza che non si capisce troppo. Il documento presentato in Consiglio comunale dal Movimento 5 Stelle punta a far discutere l’assise della fiducia al sindaco Leonardo Michelini e a votare sulla stessa. Per farlo però servono i 2\5 dei 32 consiglieri comunali, ovvero 13 firme. L’opposizione ne conterebbe in totale 11, e di fatto il Movimento 5 Stelle spera di raccogliere il malcontento, nemmeno tanto celato, di parte della maggioranza per arrivare al numero necessario per poter portare il documento all’attenzione del Consiglio definitivamente.

Anche quelle 11 firme però sembrano un miraggio. Dell’opposizione, infatti, “solo in 5 – ha detto il consigliere pentastellato Gianluca De Dominicis – hanno firmato”. Insieme a lui avrebbero, ha poi confermato lo stesso De Dominicisi, hanno scritto il loro nome e cognome solamente Gianmaria Santucci, Chiara Frontini e i due ex-consiglieri di Forza Italia, ora al gruppo misto, Elpidio Micci e Vittorio Galati. Da Giulio Marini a Luigi Buzzi, da Antonella Sberna al neo oppositore Goffredo Taborri, non lo hanno fatto. Ieri intanto però hanno fatto una manifestazione di piazza, anzi di 8 piazze, organizzata dalle forze consiliari di Fondazione, Fratelli d’Italia, gruppo misto e Forza Italia e delle forze extra-Consiglio Unione della Tuscia, La Mia Tuscia e Patriae.

Tra Viterbo e frazioni infatti sono state raccolte delle firme simboliche dei cittadini per manifestare l’estremo scontento verso la Giunta Michelini. Una mossa che, alla luce della mancata firma della mozione di sfiducia, si può capire solo nell’ottica di ricostruire il centrodestra. Un primo passo verso un percorso per ricostruire un percorso per tornare a vincere le elezioni comunali. Un percorso che parte con il contatto con la città e i cittadini, ma forse una raccolta firme non basterà a riallacciare il rapporto con i viterbesi perché il coinvolgimento è un’altra cosa.

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