L’Isola Bisentina e la leggenda del passaggio per il regno sotterraneo di Agarthi

L’Isola Bisentina e la leggenda del passaggio per il regno sotterraneo di Agarthi

Homepage - Proprio nel mezzo del lago di Bolsena si troverebbe la porta d'accesso, una delle diverse presenti in varie parti del mondo, al misterioso e mitico regno di Agarthi. Un regno tutto scavato all'interno della Terra.

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Proprio nel mezzo del lago di Bolsena si troverebbe la porta d’accesso, una delle diverse presenti in varie parti del mondo, al misterioso e mitico regno di Agarthi. Un regno tutto scavato all’interno della Terra.

Tracce antiche del mito si trovano nella cultura tibetana e indù. La fortuna occidentale di Agarthi nasce con Osserndowski e il suo libro ‘Bestie, uomini e dei’, Alexandre Saint-Yves d’Alveydre e il libro ‘Missione dell’India’ e René Guenon con ‘Il Re del mondo’. Il terzo non fa che reinterpretare le idee dei primi due.

Una delle prime fonti del mito dei regni sotterranei è ‘Il Dio fumoso’ (The Smokey God or A Voyage to the Inner World, 1908, di Willis George Emerson, pretesa autobiografia di un marinaio norvegese chiamato Olaf Jansen. Emerson racconta di come Jansen abbia navigato all’interno della Terra attraverso un’apertura presso il Polo Nord.

Per due anni sarebbe vissuto con gli abitanti di questo regno il cui mondo sarebbe illuminato da un “Sole centrale fumoso”. Il padre sarebbe rimasto ucciso durante il ritorno, il figlio ricoverato come pazzo. Il resoconto sarebbe stato dato dal figlio, che dopo la dimissione dal sanatorio si sarebbe stabilito in California, e che novantenne avrebbe deciso di rendere pubblica la vicenda. Malgrado nel racconto di Emerson non si faccia il nome di Agarthi, esso vi è stato associato in opere successive. Shambhala “la Minore”, una delle colonie di Agarthi, era la sede del governo del regno. Mentre Shambhala consiste in un continente interno, le altre colonie satelliti sono degli agglomerati più piccoli situati all’interno della crosta terrestre o dentro le montagne. I cataclismi e le guerre avvenute sulla superficie spinsero il popolo di Agarthi a stabilirsi sotto la terra.

Il racconto di Emerson è considerato una delle prime fonti della credenza sulle civiltà sotterranee. L’esistenza di Agarthi è stata considerata seriamente da numerosi europei, come, ad esempio per citarne alcuni, i seguaci della teosofia di Madame Blavatsky, la veggente fondatrice della Società Teosofica Internazionale, che sosteneva di essere in contatto telepatico con gli antichi “Maestri della Fratellanza Bianca”, i sopravvissuti di una razza eletta vissuta tra Tibet e Nepal, i quali si sarebbero rifugiati in seguito a una spaventosa catastrofe nelle viscere della terra, dove avrebbero fondato la mitica Agarthi.

Dalle dottrine esoteriche della Blavatsky trasse ispirazione, tra gli altri, anche la Società Thule, la società segreta di estrema destra che costituì il nucleo originale del Partito nazista di Hitler, benché non abbiano mai avuto le due organizzazioni né un contatto né un sodalizio reciproco.

Un’altra organizzazione esoterica collegata ai Maestri appartenenti a un luogo che ricorda Agarthi è l’Antico e Mistico Ordine della Rosa-Croce.

Sull’isola è visibile la porta considerata l’accesso ad Agarthi e sempre sull’isola, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, approdarono i nazisti. Sempre alla ricerca dei misteri e sulle tracce di luoghi esoterici.

 

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