La strage di sabato riaccende l’attenzione nazionale ma non quella di Palazzo dei Priori

La strage di sabato riaccende l’attenzione nazionale ma non quella di Palazzo dei Priori

Editoriali - Il minuto di silenzio, in ricordo dei due giovani morti lo scorso fine settimana, non accordato ci è sembrato qualcosa di assurdo. Alla fine la politica è anche sfera del simbolico e amministrare significa anche dare segnali.

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L’incidente che ha causato la morte di due ragazzi giovanissimi alle porte di Viterbo, lo scorso fine settimana, riaccende l’attenzione a livello nazionale sulle stragi del sabato sera. Sul triste fatto di cronaca si è pronunciata l’Asaps, Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, che è tornata a battere su un tasto: più controlli con etilometro sulle strade. 

La questione è finita così sui principali giornali nazionali. Questo fatto stride abbastanza con quanto invece è avvenuto all’interno del consiglio comunale cittadino. La consigliera Chiara Frontini aveva proposto un minuto di silenzio per i due ragazzi scomparsi ma di fatto la cosa non è stata accordata, salvo recupero all’ultimo. La cronaca puntuale del tutto potete leggerla nel pezzo a firma di Simone Carletti. 

Il consiglio comunale, a nostro avviso, non ci fa una grande figura. Sarebbe stato significativo ricordare i due ragazzi ma forse sarebbe stato il caso di fare anche una piccola riflessione su quanto accaduto. Non sarebbe servito a niente? Sarebbe stato tempo perso? Può darsi ma non sarebbe stato certo peggio di quanto andato in scena giovedì scorso.

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