Librimmaginari apre la mostra “Walden. La vibrazione selvatica”

Librimmaginari apre la mostra “Walden. La vibrazione selvatica”

Homepage - Quindici tra artisti visivi e illustratori riempiranno lo spazio di via delle Piagge con le loro opere ispirate al celebre libro di Thoreau Walden. La vita nel bosco, capostipite di una serie di riflessioni sulla relazione tra uomo, ambiente e società.

ADimensione Font+- Stampa

Apre domani la mostra di Librimmaginari “Walden. La vibrazione selvatica”. La collettiva di disegno e illustrazione a cura di Marcella Brancaforte e Marco Trulli inaugura alle 18 al Biancovolta e rimarrà aperta fino al 5 giugno. Il progetto è promosso da Arci Viterbo con il patrocinio di Regione Lazio, Comune di Viterbo, Biblioteca Consorziale di Viterbo e Associazione Autori di Immagini, in collaborazione con il Liceo artistico “Francesco Orioli” di Viterbo ed è realizzato nell’ambito de “Il Maggio dei libri”.

Quindici tra artisti visivi e illustratori riempiranno lo spazio di via delle Piagge con le loro opere ispirate al celebre libro di Thoreau “Walden. La vita nel bosco”, capostipite di una serie di riflessioni sulla relazione tra uomo, ambiente e società.

Il concept della mostra è un viaggio nella terra selvatica (Wildnis) che ogni uomo ha in sé. Il bosco quindi come luogo dell’archetipo, passaggio verso una dimensione dell’inquietudine, della riconquista di una dimensione simbiotica con la natura, ed anche del suo lato oscuro e misterioso. “Il “Trattato del Ribelle” di Jünger restituisce un’immagine della foresta come luogo in cui l’uomo diviene sovrano di sé, ritrovando il contatto con quei poteri che sono superiori alle forze del tempo.

Ma il bosco è anche sinonimo di fuga dal reale, astrazione e diventa spazio ideale di nascondimento come strategia di rifugio, mimetizzazione nella natura. Il bosco come luogo immaginario e psichico, foresta di segni e storie nascoste che si dispiegano all’interno di una mostra pensata come una grande installazione composita. Il bosco è l’origine di molte storie, attraversamenti e leggende.

La mostra è un sentiero nel bosco, una immersione nel selvatico, un’ambientazione di interpretazioni possibili della relazione simbolica che lega l’uomo al bosco. Alla collettiva, che rimarrà aperta da martedì a domenica dalle 17 alle 19.30, parteciperanno gli artisti Andreco, Marco Bernacchia, Zaelia Bishop, Lucilla Candeloro, Daniele Catalli, Luca Coclite, Massimo De Giovanni, Anke Feuchtenberger, Tothi Folisi, Magda Guidi, Simone Massi, Alex Raso, Stefano Ricci, Elisa Talentino e Violetta Valery.

 

@Foto Chiara Ernandes

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune