Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Fondazione (Polo Civico) questo il quadro da cui il centrodestra partorirà il candidato sindaco

Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Fondazione (Polo Civico) questo il quadro da cui il centrodestra partorirà il candidato sindaco

Elezioni 2018 - Il centrodestra chiamato al parto del candidato sindaco. Unitario? Questa è la grande domanda. Domanda a cui sono chiamati a dare una risposta Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Fondazione (Polo Civico). Questa l'area di gioco e i convitati all'evento.

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Il centrodestra chiamato al parto del candidato sindaco per le prossime Elezioni Comunali. Unitario? Questa è la grande domanda. Domanda a cui sono chiamati a dare una risposta Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Fondazione (Polo Civico). Questa l’area di gioco e i convitati all’evento.

Fuori dal perimetro Filippo Rossi e Viva Viterbo, pezzo perso rispetto all’inizio della storia (usasi come parametro di partenza la cena del Richiastro). Persa Chiara Frontini, che sta inseguendo la prospettiva di una vittoria in solitaria su Palazzo dei Priori.

Ora i partiti dell’area definita sono al lavoro per preparare la propria proposta di candidato sindaco. Tutti, potete scommetterci, arriveranno a sedersi al tavolo delle trattative (atteso a breve) con un proprio candidato sindaco. In queste ore da Fratelli d’Italia sono venute fuori tre disponibilità: Buzzi, Bianchini e Ubertini. Poi quest’ultimo ha deciso di fare un passo di lato. Nelle prossime ore, vedrete, arriveranno i papabili per le altre forze dell’area.

Il momento del confronto, del tavolo, sarà centrale. E in qualche modo condizionerà pesantemente lo sviluppo della campagna elettorale. Un candidato unitario aprirebbe uno scenario mentre la frammentazione e una pluralità di candidature determinerebbero futuri completamente diversi.

Sulla spaccatura premeranno diverse forze esterne. Perché un centrodestra unito dovrebbe, poi in politica nulla è certo, chiudere di fatto il recinto. Sarà ai convitati tenere i nervi saldi, ragionare in una logica di squadra, capire che meglio un assessorato sicuro che un posto da sindaco sognato. La politica è in fondo “l’arte di fare le cose”. E’ in fondo una questione di praticabilità, di digerire qualcosa per avere la possibilità di muovere passi in una qualche direzione. E’ l’arte del senso della realtà, della misura.

Riuscirà il centrodestra viterbese a fare questo o si lascerà travolgere dal canto di qualche sirena? Al tavolo l’ardua sentenza.

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