Le opposizioni chiedono a Michelini la testa di Barelli

Le opposizioni chiedono a Michelini la testa di Barelli

Politica - Le opposizioni “vogliono la testa” dell'assessore Giacomo Barelli. Qualsiasi decisione sulla nomina o revoca degli assessori è in capo al sindaco, recita questo in parafrasi il Testo Unico degli Enti Locali.

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Le opposizioni “vogliono la testa” dell’assessore Giacomo Barelli. Qualsiasi decisione sulla nomina o revoca degli assessori è in capo al sindaco, recita questo in parafrasi il Testo Unico degli Enti Locali.

Ragione per cui l’annunciata “mozione di sfiducia” verso Barelli, arrivata dopo i fatti noti del consiglio comunale del tre marzo, non può esistere. Tecnicamente non è prevista e così le minoranze hanno preparato una mozione dove in sostanza fanno il punto sul comportamento del componente della giunta e fatte tutta una serie di premesse chiedono al sindaco di revocargli le deleghe.

Il documento è stato portato a Palazzo dei Priori ieri mattina dal consigliere Luigi Buzzi e porta in calce 13 firme, tutte quelle dei consiglieri di opposizione.

Stamani si terrà la conferenza dei capigruppo, convocata dal presidente Marco Ciorba, dove la mozione varrà valutata e si dovrà decidere anche del suo inserimento all’ordine del giorno della discussione in consiglio.

Nel testo della mozione i consiglieri di minoranza puntano il dito sul comportamento tenuto nella sala d’Ercole dall’assessore: “Fin dall’avvio della consiliatura ha tenuto comportamenti non consoni a un’aula istituzionale. Provocando i consiglieri, tanto di
opposizione che di maggioranza, dai banchi della giunta, intervenendo
pur non interpellato, dimostrandosi non all’altezza del ruolo di
responsabilità che ricopre”.

Poi un passaggio sui fatti del tre marzo: “Recentemente tale comportamento è degenerato, travalicando la normale dialettica politica che dovrebbe avvenire in aula consiliare. Nel corso della seduta dello scorso tre marzo tale comportamento ha richiesto l’intervento, facendolo cadere a terra, di un usciere comunale, sotto gli occhi di molti consiglieri, alcuni intervenuti per placare lo stesso assessore”.

Ma nella mozione si va oltre. Viene bocciato anche l’operato di Barelli, cosa che non desta meraviglia se a farlo sono consiglieri di opposizione. Si prendono a esempio il Festival delle Luci e il ritorno in ritardo di Fiore del Cielo da Expo.

Poi c’è tutto un passaggio su presunte situazioni di conflitto d’interessi: “Conflitto di interessi evidenziato da più parti con le associazioni Caffeina e Historia, a cui puntualmente l’amministrazione comunale  affida attività e servizi, spazi  e progetti, non contribuisce a  rispondere a quella necessità di trasparenza e parità di trattamento
che i cittadini chiedono ormai a gran voce a tutti i rappresentanti  delle pubbliche istituzioni”. Un passaggio delicato e complesso.

A tutto questo naturalmente l’assessore Barelli replicherà in aula. Fermo restando che la mozione proposta, anche qualora dovesse incassare i voti per l’approvazione in aula, va comunque derubricata a suggerimento del consiglio al sindaco. A quest’ultimo infatti spetta sempre l’ultima parola sulla composizione della giunta.

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