Le antenate moderne di Gloria: da Volo d’Angeli a FioredelCielo
Homepage - Per comprendere al meglio la tradizione viterbese della Macchina di Santa Rosa è importante anche rivolgere gli occhi al passato e conoscere e ricordare i precedenti modelli. Per questo abbiamo scelto di raccogliere in un articolo tutti gli antenati di Gloria, dagli anni Sessanta in poi.
Per comprendere al meglio la tradizione viterbese della Macchina di Santa Rosa è importante anche rivolgere gli occhi al passato e conoscere e ricordare i precedenti modelli. Per questo abbiamo scelto di raccogliere in un articolo tutti gli antenati di Gloria, dagli anni Sessanta in poi. (Foto di apertura Bruno Pagnanelli)
Volo d’Angeli
(1967-1978)
di Giuseppe Zucchi
Trenta metri di altezza e capace di unire in una mirabile sintesi costruttiva tutte le caratteristiche architettoniche della città. E’ una delle Macchine più care ai viterbesi.
Spirale di Fede
(1979-1985)
di Maria Antonietta Palazzetti Valeri
Prima Macchina di Santa Rosa progettata da una donna: Maria Antonietta Palazzetti Valeri. Ebbe l’onore di dure trasporti eccezionali: nel 1983 per i 750 anni dalla nascita di Rosa e 1984 per la visita di Giovanni Paolo II.
Armonia Celeste
(1986-1990)
di Roberto Joppolo
Una summa dei principali monumenti viterbesi, sormontati da una allegoria di angeli ascendenti al cielo. Durante il suo primo trasporto rischiò di cadere sulla folla a Santa Rosa, i pericoli vennero scongiurati grazie allo sforzo dei facchini.
Sinfonia D’Archi
(1991-1997)
di Angelo Russo
Il suo modello sarà ricordato come uno dei più originali,avendo avuto il merito di distaccarsi dai consueti canoni di costruzione e coniugando in una mirabile sintesi artistica archi, scale e profferli viterbesi.
Una Rosa per il Duemila – Tertio Millennio Adveniente
(1998-2002)
di Marco Andreoli, Giovanni Cesarini, Lucio Cappabianca
Una slanciata ed elegante struttura che ripercorre architettonicamente la storia del territorio, oltre i trenta metri di altezza.
Ali di luce
(2003-2008)
di Raffaele Ascenzi
Introduce, con grande originalità,un movimento meccanico di alcune parti della struttura che, durante le soste, si aprono a guisa di luminosi petali di fiori.
Fiore del Cielo
(2009 – 2014)
di Arturo Vittori
E’ la Macchina con cui si arriva al riconoscimento del titolo dell’Unesco nel 2014 e che ha avuto in sorte la trasferta milanese a Expo 2015. Introduce ulteriori elementi tecnologici.