Lavoro, la vera sfida dell’amministrazione Michelini

Lavoro, la vera sfida dell’amministrazione Michelini

Editoriali - Lavoro, lavoro, lavoro. Nei bar, nelle piazze e nelle case dei viterbesi è questo il chiodo fisso. La crisi economica ha messo in ginocchio molte famiglie e l'unica politica credibile è diventata quella capace di dare risposte su questo tasto.

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Il grande tema dell’agenda politica viterbese è quello del lavoro, crinale scivoloso e complesso da scalare. Per Leonardo Michelini, professione imprenditore, una vera e propria scommessa con se stesso. L’amministrazione sembra essersi messa in moto, dopo una decina di mesi di rodaggio.

 

Centro storico, cultura e termalismo, queste le tre tigri da cavalcare per raggiungere l’obiettivo. Se l’amministrazione attuale riuscirà o meno nell’impresa è tutto da verificare. Alvaro Ricci e Tonino Delli Iaconi hanno in mano le chiavi dei principali cantieri in grado di tirare fuori posti di lavoro. Su queste tre corsie si gioca la scommessa di Palazzo dei Priori. Da questi assessorati passa la possibilità di farcela o meno. C’è da augurarsi poteri di “resurrezione” dei due. Il primo dovrà far risorgere la città dentro le mura e trasformarla, come lui ama dire, in una sorta di “city”. Bene su questo fronte la decisione di riportare gli uffici in centro e di verificare la possibilità di sgravi fiscali per negozianti, professionisti e residenti che cercheranno di tornare e/o rimanere dentro le mura. Il secondo è chiamato a ridare respiro al sogno di Viterbo Terme. Domattina vi daremo una notizia interessante proprio sul termalismo. Inoltre ha in mano la cultura.

 

Non siamo in condizione, attualmente, per capire se quanto si sta facendo sia destinato a dare frutto. Occorrerebbe avere la palla di vetro. Sappiamo però che se gli attuali amministratori dovessero fallire la città finirebbe per sprofondare ancora di più su se stessa e perdersi nello spopolamento.

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