Lastroni di peperino spariti anche dai marciapiedi. Il caso di Porta Romana

Lastroni di peperino spariti anche dai marciapiedi. Il caso di Porta Romana

Homepage - Chi ha memoria storica delle cose della città ci ha raccontato che vennero portati via nei primissimi anni Novanta e non fecero più ritorno. Rimossi perché le radici dei pini, che ombreggiano la via, l'avevano "mossi".

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C’era una volta un bellissimo marciapiede lungo il tratto urbano della Cassia Sud, che collegava la stazione del treno a Porta Romana. Era bello perché ricoperto di lastroni di peperino, che poi a un certo punto sono stati sostituiti con del bitume. 

E i lastroni, che hanno un valore commerciale e appartenevano al Comune di Viterbo, dove sono stati conservati? Chi ha memoria storica delle cose della città ci ha raccontato che vennero portati via nei primissimi anni Novanta e non fecero più ritorno. Rimossi perché le radici dei pini, che ombreggiano la via, l’avevano “mossi”.

Sarebbe bastato smontarli in qualche punto, tagliare l’estensione eccessiva delle radici degli alberi e riposizionarli. Invece no, il genius loci dell’epoca decise altro. Facendo perdere alla città un pezzo del suo fascino a livello di arredo urbano. Proponiamo anche una foto per ricordare il marciapiede con i lastroni, su cui hanno camminato generazioni di viterbesi.

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