L’alfabeto della settimana – Leggi la top ten de La Fune

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Cronaca -

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imageEccoci di nuovo, come ormai abitudine, a proporvi l’alfabeto della settimana. Dieci lettere per fare il punto su quanto è accaduto sul territorio in questi giorni.

 

B di Bizzarri Daniela. Di rosa vestita, la scorsa domenica in piazza con Beatrice Onlus, ha lanciato questa settimana la notizia di un progetto: un concorso per una toponomastica al femminile. In pratica il Comune vuole intitolare vie, piazze e luoghi a donne viterbesi. Saranno incaricati i ragazzi delle scuole di fare ricerche per proporre loro i nomi. Ci piace.

C come commissione. Questa settimana protagoniste di un giallo quelle chiamate a smaltire la pratica del bando sulla nuova Macchina di Santa Rosa. Avrebbero dovuto riunirsi venerdì mattina, ma tutto è saltato. Ci sono due scuole di pensiero: 1) saltate perché chi di dovere si era dimenticato di convocarle; 2) saltate perché il dirigente era in ferie. Sulla stampa cittadina sono uscite le due versioni. La domanda filosofica è: quante realtà parallele ci sono nel presente? La risposta su Kazzenger.

D come De Dominicis Gianluca. Il pentastellato viterbese si guadagna un posto in questa rubrica dopo le sue recenti dichiarazioni: “A Palazzo dei Priori cambieremo atteggiamento”. L’area del Circo Massimo deve avere risvegliato gli istinti grillini nel consigliere comunale. Ha tirato in ballo anche parole come “commissione d’inchiesta” e “commissione conoscitiva”. Staremo a vedere se il valium dei consigli comunali tornerà a neutralizzarlo o indosserà davvero l’abito da domatore che Grillo ha donato ai suoi domenica scorsa.

E di  ex scuderie del Bramante. Il suo “Stallone del papa”, di cui restano i ruderi nella zona di Sallupara, rivedrà la luce. Sono infatti iniziati i lavori di recupero dell’antica pavimentazione e di sistemazione delle colonne monumentali. Il tutto sarà fatto con il milione di euro della Carivit. Milione di euro che, a detta dell’opposizione a Michelini, il Comune rischiava di perdere per i ritardi accumulati sull’inizio dell’intervento. Per Marini tutto è filato liscio perché lui ha “suonato la sveglia a Michelini”. La frase risulta no credibile, lo sanno tutti che il buon Leonardo soffre di insonnia ultimamente. Con tutti i casini che combinano i suoi…

F come Forza Italia. Parlando con un pezzo locale della classe dirigente dei berluscones ci ha detto: “il carro del partito inizia a puzzare di morto”. Stevenson non sarebbe riuscito a trovare un’espressione di maggiore impatto.

M di Masse di San Sisto. Zona di ristoro termale particolarmente gradita. Questa settimana si è vista al centro di un blitz dei Nas e della polizia locale. Hanno visionato documenti sull’associazione che la gestisce e scattato foto. Cosa bolle nell’acqua termale?

P come Partito Democratico. Quello viterbese è abbastanza in confusione. Prima l’allarme nazionale perché il partito ha perso iscritti, poi a Viterbo la notizia che il giovane (un trentenne) segretario del circolo cittadino ha aperto la sede del Pd nel centro storico generando le ire dell’ala fioroniana. La solita vecchia trita dinamica delle correnti, che come ha detto il segretario provinciale Andrea Egidi “andrebbe superata, perché servita solo a spartire pezzi di potere”. La domanda sorge spontanea: ma il Pd è un partito che deve servire allo sviluppo del territorio o alla strategia e posizionamento delle varie “famiglie” dei big?

Q di quartiere. Quello che questa settimana si è conquistato l’onore delle cronache è lo storico San Faustino. La crescita multietnica di questa area della città sta generando non poca tensione. Al punto che questa domenica (ore 17) si riunisce un gruppo di residenti e commercianti che vogliono costituire un comitato. Comitato che si batterà per ridare decoro a San Faustino. Il tema è serio e non vogliamo scherzarci sopra.

S come “serpentone del cazzeggio”. Siamo sempre a Viterbo city, precisamente in via San Lorenzo. Qui il traffico mette sulla graticola anche nelle tarde ore notturne i giovani che frequentano i locali della zona. Ogni fine settimana c’è chi rischia di rimetterci qualche piede o braccia o di peggio. Il Comune sta a guardare, troppo complicato rendere pedonale l’area almeno in una fascia oraria che va dalle 23 alle 2.00.

U come Urcionio. E’ il mitico fiume di Viterbo. In pochi l’hanno realmente visto, i più ne hanno sentito gli aromi. Particolarmente intensi in quel di Valle Faul. E’ tornato a far parlare di sé perché i civici di Viterbo Civica si sono posti delle domande sulla sua possibile pericolosità in caso di bombe d’acqua. Noi de La Fune abbiamo riproposto un filmato di uno studio esplorativo all’interno del condotto dell’Urcionio. Risultato? Un fiume di lettori.

 

 

 

 

Foto Fisioterapy Center

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