L’alfabeto de La Fune – La top ten

L’alfabeto de La Fune – La top ten

Primo Piano - Una settimana con temi abbastanza importanti: dalle vicende di Viterbo Ambiente al "tesoro di santa Rosa", passando per il sindaco "Micheloni" inventato da Sergio Insogna.

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A come “avviso pubblico per le iniziative culturali”. Succede a Natale a Viterbo, nella speranza che nevichi. Tranquilli, “del denar non v’è certezza”. Parafraserebbe Lorenzo Medici. E per le associazioni culturali del territorio è il terzo anno senza speranza di ricevere ossigeno per le proprie iniziative. Da quando c’è Michelini la musica è questa, “basta con le marchette, solo convenzioni”. Delle serie “il Comune non è un bancomat”, lì puoi prelevare solo piccole cifre. Una roba poco signorile.

C come “consigliere” ma anche come “cu-cù”. Filippo Rossi si sente a suo agio nella definizione che noi della Fune gli abbiamo affibbiato. Ha cercato di dare giustificazioni e spiegazioni ma alla fine è scoppiato a ridere davanti alla gif animata che ritrae il suo capoccione che esce da un classico orologio stile valdostano.

C2 di Chocolart, ma anche di “Casantini”, “Confartigianato Viterbo” e “Comune di Viterbo”. Tutti uniti all’insegna della cioccolata spettacolare. In mostra nella chiesa di Sant’Egidio per le feste. Buona visione e “gustazione”.

M di “Micheloni sindaco”. Si tratta dell’ultima invenzione del consigliere Sergio Insogna: una crasi tra due suoi vecchi amici, ormai ex: il sindaco Michelini e l’onorevole Fioroni.

N di Natale. Si avvicina a grandi passi il fatidico giorno. A Viterbo mancano delle luminarie serie, magari Babbo Natale ce le fa trovare sotto l’albero.

P di “pornografia politica”; così Gianmaria Santucci ha definito il meeting di “moderati e riformisti”. Proprio per rimarcare che non c’entra niente l’ex esponente centrista ha voluto essere estremo. Almeno nei termini.

R come “rifiuti” ma anche come “Rita Piermatti”. Il prefetto ha in mano la difficile partita del futuro di Viterbo Ambiente. Unica certezza possibile è che arriverà il commissario, anche se bisognerà vedere con che tipo di incarico: guidare la società fino alla scadenza del contratto (2018) o giusto il tempo necessario per la gara d’appalto e l’individuazione di un nuovo gestore.

T come “tesoro di santa Rosa”. Dice che sia incredibile, che contenga di tutto e che non è ancora stato interamente catalogato. C’è chi teme che possa sparire qualcosa trasferendo altrove le clarisse e creando una situazione di interregno. Ricordiamo che a pensare male si fa peccato e considerando che parliamo di roba sacra non ci pare il caso.

T2 di “Tar” ma anche come “Terme dei Papi”. La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale arrivata questa settimana ha aperto un nuovo scenario. Vedremo se ancora una volta sarà sospeso.

V come “Vincenti Carlo”. Artista viterbese mai sufficientemente compreso e valorizzato. Forse tra le diverse mostre che sono state snocciolate in questi anni sarebbe stato il caso di riservargli uno spazio. L’unica possibilità al momento sembra essere che se ne innamori Sgarbi. E’ lui ad avere in mano il lascia passare dell’arte su suolo viterbese.

 

 

 

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