L’alfabeto de La Fune – La top ten

L’alfabeto de La Fune – La top ten

Cronaca - Leggi l'alfabeto de La Fune, una settimana in 10 lettere. Dalle mancate risposte di Vannini sulla differenziata dei viterbesi, al mattarello che servirebbe per rimettere in sesto i collegamenti Viterbo-Roma. Ma anche molto altro.

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A come “arsenico”. Godiamoci l’acqua buona, dopo tanto avvelenamento. Per rodersi il fegato dovremo attendere che scoppi il bubbone dei costi folli per mantenere il sistema dei dearsenificatori. Altra prova di incompetenza della classe dirigente nostrana e regionale, passata e presente.

B di “bufala”, cosa altro sarebbe il patto del Nazareno in salsa viterbese?

G di ‘Gloria’. E’ di fatto la quarta figlia di Raffaele Ascenzi. Auguri!

I come “Interporto” di Orte. Un evento svolto in settimana ha riportato al centro dell’agenda locale la preziosa infrastruttura. Speriamo che sia la volta buona per iniziare una messa al centro della struttura.

L di “quanto lavorano i nostri consiglieri comunali?”. Ve lo abbiamo raccontato in un articolo, dove abbiamo tanato diversi giovani spesso latitanti. Ma che vi siete candidati a fare?

N come “neve”. Nel fine settimana che ci lasciamo alle spalle ne abbiamo avuto un assaggio in diversi paesi della provincia e abbiamo visto imbiancarsi anche il capoluogo. La settimana che ci attende non dovrebbe essere delle migliori sul piano del meteo. Potremmo svegliarci con la neve mercoledì.

P di “precari” della “Provincia”. Sono in 50 e hanno una paura che fa 90 che sia arrivato il momento di essere scaricati dalla “politica”. Per loro il futuro lavorativo appare piuttosto complicato e poco promettente. Della serie “sedotti e abbandonati”, maledetti politici. Siamo al tramonto del sistema clientelare e solo ora riusciamo bene a renderci conto delle macerie e della rovina che ha prodotto.

R di “rifiuti”, ancora una settimana senza avere risposte certe dall’assessore Vannini su a chi sono stati venduti il vetro, la carta e la plastica differenziata dai viterbesi nel 2014. Abbiamo deciso di assoldare un investigatore privato.

S come “saggi” del Partito Democratico incaricati di fare da pontieri verso le altre forze di maggioranza per trovare una quadra sul nuovo presidente del consiglio comunale. I tre scelti sono: Alessandra Troncarelli, Aldo Fabbrini e Mario Quintarelli. Per loro una missione quasi impossibile, se Michelini non deciderà di mettere mano alla giunta. Più che tre saggi servivano tre santi, almeno ci sarebbe stata la speranza di qualche miracolo.

T come “treni”, quelli che viaggiano sulla Viterbo-Roma sono spesso in ritardo. Tanto che il deputato 5 Stelle, Massimiliano Bernini da Vetralla, per arrivare in tempo alla prima votazione per il presidente della Repubblica ha dovuto prendere l’auto. Altro che Mattarella, per dare un verso ai collegamenti della Tuscia con la capitale servirebbe il mattarello.

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