L’alfabeto de La Fune – La top ten

L’alfabeto de La Fune – La top ten

Homepage - Dieci lettere per raccontare la settimana appena trascorsa nel Viterbese. Protagonista la politica, con le elezioni nel capoluogo, ma non solo. Da Vandali a eventi importanti il punto su quanto è accaduto.

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A, anzi doppia A, come “Andrea Arena”. In suo onore e nel suo ricordo 90 ragazzi scenderanno in campo per sfidarsi a colpi di genio, palla al piede. 

B come “buche”. Iniziati i lavori sulla Cassia, tra Vetralla e Capranica. La Provincia c’è, ha battuto un colpo.

C come “campagna elettorale”. Tutto a Viterbo ha preso questa forma e il carosello dei candidati, tutti negli stessi luoghi e presso le stesse persone, è cominciato. Tante le promesse, le strette di mano e le “pugnalate” pronte. Come nella migliore tradizione. Una cosa sta cambiando: ci sono sempre meno allocchi pronti a credere sempre alle stesse cose… Dura vita per il candidato.

D di “De Simone Andrea”. Il direttore di Confartigianato è tra le figure del territorio protagoniste della settimana. In corsa per diventare consigliere a Palazzo dei Priori ha aperto la propria campagna elettorale con uno slogan chiaro: “Restituiamo un futuro alla nostra città”. 

F di “fotovoltaico”. Abbiamo scoperto che Tuscania sarà destinata a un futuro come produttrice di energia dal sole. Il sindaco Bartolacci, con diligenza, ha giocato d’anticipo e fissato i paletti per uno sviluppo equilibrato in questa direzione. Sviluppo capace di tutelare le vocazioni turistica e agroalimentare della zona.

I come “insediate le commissioni”. I viterbesi Enrico Panunzi e Silvia Blasi vicepresidenti.

P come “pendolari”. Questa settimana quelli del Comitato Pendolari Orte sono tornati a farsi sentire, lanciando una petizione forte per chiedere alla Regione Lazio di far il suo dovere: difendere i cittadini e far rispettare il contratto di servizio, comprese le penali per i disservizi, a Trenitalia. Raggiunte quasi mille firme, non bruscolini.

Q di “quanto si piacciono leghisti e Cinque Stelle. Non la chiamano alleanza ma contratto alla tedesca ma lo vedi che, come i loro capi Salvini e Di Maio, i due popoli si stanno “innamorando”. C’è affinità e intesa e la sensazione che sia nato uno spazio politico nuovo. 

R come “Rossi Filippo”. Questa settimana è stato il candidato sindaco che più ha fatto sentire la sua voce, aprendo la campagna elettorale da San Pellegrino. Il cuore di Viterbo scelto per dare l’arrembaggio a Palazzo dei Priori. Frase che entrerà nella storia: “Noi adesso siamo guerrieri, possiamo farcela”.

V di “vandali”. Hanno colpito a Vitorchiano sfasciando una serie di macchine parcheggiate nelle adiacenze della piazza del paese nei giorni della festa di San Michele Arcangelo e hanno fatto danni nella palestra della scuola. La madre dei cretini è sempre incinta.

 

Foto Fisioterapy Center

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