Lago di Vico, la ‘Chemical City’ è stata definitivamente bonificata

Lago di Vico, la ‘Chemical City’ è stata definitivamente bonificata

Politica - La Chemical City che sorgeva sulle sponde del lago di Vico è stata definitivamente bonificata. Questa mattina i militari hanno completato le operazioni sul sito, con anticipo rispetto la data ultima fissata dal ministero per il dicembre 2015.

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La ‘Chemical City’ è stata bonificata. Un sito militare sulle sponde del lago di Vico, realizzato durante il fascismo, e utilizzato almeno fino agli anni Settanta. Non un sito qualsiasi ma un magazzino di materiali Nbc, acronimo che sta per nucleare, batteriologico e chimico. Di fatto uno dei più importanti bunker di conservazione, caricamento e scaricamento di armi chimiche durante la seconda guerra mondiale. Dentro sono stati lavorati materiali come iprite, fosgene, arsenico.

All’interno del centro fino alla seconda guerra mondiale si è tenuta un’intensa attività di produzione di ordigni non convenzionali e fino agli anni Settanta sono stati prodotti nebbiogeni.

Stamattina sono state completate le operazioni di bonifica del centro. Una nota della Prefettura di Viterbo dà notizia della conclusione delle operazioni di messa in sicurezza dell’area, che secondo programma avrebbero dovuto avere fino entro dicembre di quest’anno. Le operazioni inerenti il trasporto del materiale rinvenuto sono state pianificate nel corso della riunione tecnica del 20 luglio, coordinata dalla Prefettura e, nella mattinata odierna, lo stesso è stato assunto in carico dal personale del Centro Tecnico Logistico Interforze NBC di Civitavecchia competente alla distruzione. Il 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma ha curato la inertizzazione del restante materiale direttamente sul sito.

 

L’INTERVISTA DEL GIORNALISTA CAMILLI A UN MILITARE DI LEVA CHE VI PRESTO’ SERVIZIO

 

E’ stata quindi portata a termine la seconda e ultima fase di bonifica. La prima era stata portata a termine in data 29 gennaio 2013.
Nel dicembre 2014 il sito fu visitato dal deputato del Movimento Cinque Stelle Massimiliano Bernini che lo aveva raccontato così: “I pochi magazzini ancora agibili, compreso quello adibito al materiale radiativo, risultano essere completamente sgombri di qualsiasi tipologia di prodotto o di materia prima per fini bellici, nonché dei loro residui. Benché all’interno di una struttura siano presenti confezioni riportanti la scritta “acido cianidrico” o “fosgene”, abbiamo potuto verificare direttamente (toccando con mano) che risultano essere prive di ogni contenuto”.

Negli ultimi anni la ‘Chemical City’ è stata al centro anche di diversi servizi giornalistici (sul territorio se ne è spesso occupato il giornalista Daniele Camilli) e attenzionata da associazioni attente all’ambiente e alla salute umana.

 

L’INCHIESTA CONDOTTA DA CAMILLI

Foto Fisioterapy Center

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