La settimana delle coppie di fatto

La settimana delle coppie di fatto

Politica - È la settimana della discussione del registro delle coppie di fatto in commissione consigliare a Viterbo. Dopo giorni di botte e risposte su giornali e social network, e settimane di veleni politici, si arriva al primo decisivo appuntamento nelle aule del comune di Viterbo.

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Ci siamo. È la settimana della discussione del registro delle coppie di fatto in commissione consigliare a Viterbo. Dopo giorni di botte e risposte su giornali e social network, e settimane di veleni politici, si arriva al primo decisivo appuntamento nelle aule del comune di Viterbo. Saranno presenti associazioni per la difesa della famiglia, associazioni di stampo religioso, psicologi, associazioni di omosessuali, associazioni culturali, semplici cittadini e molti curiosi. Tra questi, il sindaco Leonardo Michelini che dalle pagine del Messaggero nei giorni scorsi si era lasciato andare a dichiarazioni che hanno fatto storcere il naso alla parte progressista della città. “Al di là del matrimonio, è ovvio che un domani una coppia eterosessuale debba avere la precedenza su quella omosessuale per l’assegnazione, faccio un esempio, di una casa popolare”. Per Melissa Mongiardo, presidente di commissione, si prospetta un bel lavoro per non far degenerare il dibattito che si preannuncia teso anche perché aperto alle tante realtà che si sono registrate per dare un contributo.

 

La battaglia in commissione

L’appuntamento di giovedì 16 gennaio alle 9.30 presso la sala consiliare di Palazzo dei Priori, arriva dopo che in questi giorni si sono susseguite raffiche di commenti e prese di posizione. I più agguerriti sono Sinistra Ecologia e Libertà e i consiglieri egidiani del Partito Democratico, supportati da Viva Viterbo. In generale però il partito di via Polidori nonostante sia abbastanza tiepido quasi all’unanimità (con l’eccezione di Troili e Fabbrini) dovrebbe sostenere il processo di approvazione del Registro. Oltre le Mura è invece alla finestra, conscia del ruolo delicato che ricopre, con diverse posizioni personali in campo. Con il coltello tra i denti Forza Italia che con il suo capogruppo Claudio Ubertini ha aperto alle coppie di fatto, lasciando però intendere le enormi difficoltà a concedere diritti alle coppie dello stesso sesso.

 

La società civile

“Un’anticamera del matrimonio e dell’adozione per i gay” è in sintesi la posizione dei contrarissimi. Tra questi Carla Vanni, agguerrita leader del neonato Sì alla Famiglia di Viterbo e provincia. Il suo No al Registro è netto. “Ci sono problemi più urgenti, e il Registro dove è stato approvato è stato sfruttato da pochissime persone. E’ inutile”. Carla Vanni, promotrice di un raccolta firme anti-Registro, è finita anche sotto attacco e così ha iniziato a “scalciare” accusando i suoi detrattori di rispondere ideologicamente ai numeri che lei cita. “Noi Cattolici, quelli del Medioevo, delle Crociate e dell’Inquisizione – scrive in una nota – difendiamo tutte le famiglie ed anche quelle atee senza citare il Sacramento Cristiano del Matrimonio. Senza riferimenti alla Bibbia ma alle statistiche, senza citare il Cantico dei Cantici ma Panorama”. Alla Vanni si aggiunge Roberto Bennati (capogruppo Pdl nella scorsa consiliatura) del Forum per la famiglia che dopo aver citato la Russia come modello sul tema, si è mostrato deciso a non lasciare il minimo spazio a quanti chiedono diritti per le coppie omosessuali. “Il matrimonio naturale è quello tra uomo e donna”. Punto e a capo. Di altro parere tra gli altri Arci, Arci Cultura Lesbica ed alcuni psicologi. Tra questi Stefano Scatena, ex Movimento 5 Stelle, che dopo aver inchiodato al tavolo Daniele Sabatini e Antonella Sberna per parlare di matrimoni per le coppie gay è pronto da un lato a snocciolare una lunga serie di dati scientifici per sostenere le posizioni del Sì e dall’altro a tirare qualche frecciata a chi parla di Madre natura: “ad essere contro natura, al più, è la castità”.

 

 

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