La Pro Loco di Viterbo sbatte la porta in faccia al Comune: “Clima insopportabile, non collaboreremo più con le istituzioni”

La Pro Loco di Viterbo sbatte la porta in faccia al Comune: “Clima insopportabile, non collaboreremo più con le istituzioni”

Politica - Il presidente della Pro Loco è stanca di un clima putrido intorno al fronte della cultura viterbese. Evidentemente gli affari devono essere piuttosto forti, visto il clima da faida medioevale che ogni giorno si respira.

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Non chiamatela cultura, a Viterbo cambiate parola: cianuro. Alibrandi (JazzUp) tira in ballo la Pro Loco di Viterbo e il presidente della stessa, Irene Temperini, sbotta. “Il clima è insopportabile”, e sbatte la porta in faccia al Comune. 

 

Ieri la conferenza stampa di presentazione di JazzUp, col direttore organizzativo Carlo Alibrandi ,che si è presentato come portatore di uno dei due pensieri (quello dei grandi (?) festival pigliatutto) che in città si scontrano, e se le suonano di santa ragione, da mesi. “Basta con i finanziamenti a pioggia”, “Le piccole realtà devono starci”, “Noi i soldi ce li mettiamo, gli altri li chiedono”; i pilastri del pensiero espresso. Parla della caccia al tesoro della Pro Loco, dei soldi presi a Natale, etc.

 

Irene Temperini scrive una lettera che invia ai giornali, convinta che qualcuno la pubblicherà mentre altri la cestineranno. All’interno un messaggio che fa notizia: “Sono felice di poter rassicurare il sig. Alibrandi e quanti negli ultimi mesi e nelle ultime settimane hanno aizzato l’opinione pubblica contro quella che ritengono sia sottocultura, nel più assoluto silenzio da parte dell’amministrazione, che la nostra associazione, non approvando questo stato di cose, non intende più partecipare a questo deprimente spettacolo, e continuerà a fare le cose in modo totalmente autonomo e indipendente dalle istituzioni. In questo modo finalmente si vedrà chi davvero considera il Comune un bancomat”.

 

LA LETTERA DEL PRESIDENTE PRO LOCO VITERBO IRENE TEMPERINI

 

 

“Ho trovato sterili le polemiche di alcuni operatori culturali che hanno annunciato ricorsi al Tar perché gli sono stati dati 500 euro per organizzare una caccia al tesoro che non so quale riscontro possa aver avuto per il territorio. Associazioni che, oltretutto, per Natale hanno preso 5mila euro per organizzare non si sa bene cosa”.

 

In prima pagina su una testata locale, leggo esterrefatta queste parole del, per me, sconosciuto direttore organizzativo del Jazz up Carlo Alibrandi, e per la prima volta mi sento di intervenire, perché non capisco come si faccia a continuare a parlare di cultura in questi toni e in questo modo, esaltando se stessi e denigrando il lavoro degli altri, affermando una dialettica che di culturale e di costruttivo ha davvero ben poco. Sono giorni che una volta l’una una volta l’altra, diverse associazioni operanti sul territorio, finiscono nel mirino di chi ritiene di esser detentore dello scettro della cultura viterbese.

 

Come io non conosco la sua manifestazione e dunque non mi permetto assolutamente di giudicare il suo operato e i contributi accordati alle sue iniziative, non capisco come questo signore, che non conosco e che non ho mai visto partecipare alle nostre iniziative, possa esprimere tali giudizi sulle attività dell’associazione che rappresento, senza mai peraltro avere il coraggio di nominare. Premettendo che la caccia al tesoro non è stata fatta perché sul volantino dell’estate e del settembre viterbese erano stati sbagliati sia il luogo che i giorni che l’orario, e abbiamo comunicato il giorno stesso della conferenza stampa che non l’avremmo svolta, e non abbiamo presentato (ovviamente) la rendicontazione, credo che al sig. Alibrandi, che già qualche settimana fa aveva fatto mostra di tutto il suo disprezzo per altre realtà culturali cittadine, manchi la conoscenza per poter parlare ed esprimere giudizi sulle cose in oggetto. Diverse associazioni culturali faranno ricorso al Tar, non per i 500 euro in più o in meno avuti, lettura strumentale e fuorviante, parte anch’essa di una macchina del fango messa in moto ad arte, ma per affermare con forza un principio, che le cose così non vanno e per far giudicare da un arbitro esterno se sono state commesse delle illegittimità amministrative.

 

Mi dispiace il sig. Alibrandi non sappia cosa abbiamo fatto a Natale, è un problema suo. Abbiamo realizzato un cartellone di eventi, rappresentati nell’aula consigliare del comune di Viterbo, in presenza di enti ed associazioni con cui abbiamo collaborato, tra cui Confartigianato, Centro Missionario Diocesano e Ausl di Viterbo, nonché dall’allora assessore alla cultura Barelli  e dal Vice Sindaco Ciambella che ne hanno esaltato “l’alto valore sociale ed aggregativo” . Capisco possano esser sfuggite al sig. Alibrandi le nostre iniziative, inebriato ed accecato forse dalle luci natalizie, e ancor più dalle polemiche ad esse legate. Come mi dispiace che l’estate viterbese si ritenga inizi stasera. Anche a Viterbo è iniziata il 21 giugno, da calendario, e noi con la proloco abbiamo festeggiato il suo arrivo con un evento al quale hanno partecipato, seppur non godendo mai (non potendocelo permettere) della ribalta di alcune prezzolate testate cittadine, più di duecento persone. Forse neanche questo sa il sig. Alibrandi.

 

Il sig. Alibrandi non sa che la pro loco lavora tutto l’anno sul territorio, come tantissime altre realtà culturali, e che i contributi comunali per le associazioni SENZA FINI DI LUCRO costituiscono la minima parte delle attività svolte tutte l’anno. Detto ciò sono felice di poter rassicurare il sig. Alibrandi e quanti negli ultimi mesi e nelle ultime settimane hanno aizzato l’opinione pubblica contro quella che ritengono sia sottocultura, nel più assoluto silenzio da parte dell’amministrazione, che la nostra associazione, non approvando questo stato di cose, non intende più partecipare a questo deprimente spettacolo, e continuerà a fare le cose in modo totalmente autonomo ed indipendente dalle istituzioni. In questo modo finalmente si vedrà chi davvero considera il comune un bancomat.

 

Irene Temperini

Presidente Pro loco Viterbo

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