La maggioranza si incarta sui Revisori: pratica rinviata in attesa di chiarimenti

La maggioranza si incarta sui Revisori: pratica rinviata in attesa di chiarimenti

Primo Piano - In realtà non ci sarebbe la quadra all'interno della maggioranza sul voto del Collegio sorteggiato dalla Prefettura che include il padre dell'attuale presidente del Consiglio comunale Marco Ciorba

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La maggioranza continua a sbandare e rimanda la votazione sulla nomina dei Revisori dei conti. Dopo ore di dibattito il Consiglio comunale di oggi ha deciso che il dado non fosse tratto e che il tempo per le decisioni non era ancora arrivato. Dopo l’inserimento (ieri) al numero 2 dell’ordine del giorno e la veloce votazione sul primo punto, la maggioranza è arrivata alla discussione la delicata questione della nomina dei Revisori. Delicata perché uno di questi (tutti selezionati a sorteggio dalla Prefettura) è il padre del presidente del Consiglio comunale Marco Ciorba, ovvero Lorenzo Ciorba.

Una situazione imbarazzante per l’Ente e per parte della maggioranza che ha provato in tutti i modi di evitare la discussione. Prima cercando di anticipare alcuni punti, proposta ritirata dopo l’annunciato no da parte di alcuni consiglieri, poi appellandosi ad un chiarimento sulla norma da richiedere. L’appiglio che ha fatto trovare la quadra alla maggioranza sul rinvio della pratica di fatto è un chiarimento sull’atto in approvazione. Si tratta di ratifica\presa d’atto di una decisione che arriva dall’esterno o di una vera e propria deliberazione del Consiglio comunale?

Parte della maggioranza (i non fioroniani) voterebbero sì se prevalesse la prima interpretazione, ma non lo farebbero (forse) se prevalesse la seconda. Quel che conta però è che la maggioranza alla fine è riuscita a votare il rinvio della pratica, proprio in vista del chiarimento “che arriverà entro qualche giorno”, come ha assicurato il sindaco Leonardo Michelini.

In realtà la pratica mette imbarazzo a parte della maggioranza ed è considerata inopportuna dalla minoranza. Tanto che il presidente del Consiglio Marco Ciorba già oggi è uscito dall’aula durante la discussione del punto all’ordine del giorno. Secondo Gianluca De Dominicis questo succederà ogni volta che il Consiglio si interesserà di vicende legate al bilancio. “Avremo così un presidente del Consiglio – ha detto il cinquestelle – a mezzo servizio. Forse sarebbe il caso che si dimettesse. Lo dico senza polemica”. Per Claudio Ubertini (Forza Italia) a fare un passo indietro “potrebbe essere anche Ciorba padre”. Secondo Giulio Marini (Forza Italia) la nomina di Lorenzo Ciorba sarebbe “incompatibile secondo alcune segnalazioni fatte dall’Anac (autorità anticorruzione) al Parlamento”. Secondo Luigi Buzzi (Fratelli d’ITalia) invece, la nomina sarebbe “inopportuna” più che illegittima.

Il voto alla fine è arrivato verso le 21 e quindi, una volta messo in cassaforte il rinvio, tutti a casa. Ad opporsi solo la minoranza, che avrebbe voluto proseguire la discussione su altri punti, e il consigliere del Partito Democratico Arduino Troili.

Il voto sui Revisori dei conti è un atto che l’amministrazione dovrà compiere entro pochi giorni, visto che il vecchio collegio è in proroga già da quasi un mese e al massimo non può rimanere in carica oltre i 45 giorni dalla scadenza del mandato triennale.

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