Isole ecologiche da incubo – L’acquitrino di Strada Teverina

Isole ecologiche da incubo – L’acquitrino di Strada Teverina

prima - Strada Teverina, località Acquarossa. Bella strada panoramica, larga e comoda, percorsa ogni giorno da cittadini e turisti che si dirigono verso Ferento o verso Civita di Bagnoregio, che dista non troppi chilometri da Viterbo.

ADimensione Font+- Stampa

Strada Teverina, località Acquarossa. Bella strada panoramica, larga e comoda, percorsa ogni giorno da cittadini e turisti che si dirigono verso Ferento o verso Civita di Bagnoregio, che dista non troppi chilometri da Viterbo.

Si supera il ristorante omonimo e ecco che ci siamo: l’isola ecologica è lì, su un’altura, si nota benissimo dalla strada nonostante la boscaglia. Quello che troviamo in prossimità dell’isola è oltre ogni aspettativa. Non si vedono i colori della primavera, non si vedono le sagome delle case o dei magazzini lì intorno, si vede solo il bianco dei frigoriferi che marciscono dietro la fila di cassonetti. Rimpiangiamo quasi i vestiti svolazzanti a cui siamo abituati. 

Un ammasso immondo di frigoriferi, lavatrici, televisori e ogni altro genere di elettrodomestici ci guarda spavaldo a bordo strada. Tutto intorno è assoluto degrado. L’isola ecologica di località Acquarossa è immersa completamente in un acquitrino di fango, rifiuti e sterpaglie che formano tutte insieme una delle vergogne della nostra città e soprattutto della civiltà dei suoi cittadini. Sia di quelli che usano quell’isola, ma anche di quelli che dovrebbero tenerla pulita.

I cassonetti non hanno più una forma definita, i coperchi sono spaccati a metà, le ruote staccate e buttate nel fango e i rifiuti, non riuscendo a stare all’interno, sono riversi sulla strada. Da lontano si spera sia un miraggio, un errore. Da vicino è un vero scempio.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune