Isole ecologiche da incubo – Acquabianca, mica tanto
Homepage - Strada Acquabianca. L’isola ecologica quasi non si vede, quasi. Meglio. Non è poi così trascurata, se non fosse per il solito pianto tutto intorno.
Strada Acquabianca. L’isola ecologica quasi non si vede, quasi. Meglio. Non è poi così trascurata, se non fosse per il solito pianto tutto intorno.
E’ racchiusa dentro un recinto metallico, dietro solo abbandono e rifiuti. Gli stessi “fiorellini” colorati già incontrati in zona Merlano e un po’ in tutte le altre isole di prossimità visitate. Dentro non è che la situazione sia migliore: i cassonetti sono piegati sotto il peso dei tanti sacchetti che vivono lì dentro sicuramente da tempo e le coperture in plastica non fanno più il loro lavoro.
Il degrado di strada Acquabianca è tutto intorno all’isola. Inutili i bei palazzi nuovi di zecca che crescono in modo incontrollato, inutili il discreto e timido verde delle aiuole, i rifiuti buttati ovunque vincono su tutto. Sotto i nostri piedi scricchiolano pezzi di plastica, sono cover di cellulari che hanno terminato lì la loro gloriosa vita.
Mentre siamo lì, è grande il via vai di auto che scendono e buttano sacchetti negli angoli liberi dei cassonetti. Chissà se possono usare quell’isola ecologica o se sono i soliti furbi che hanno accumulato un sacchetto di troppo.
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